ASIA/INDONESIA - La Caritas mobilitata per gli aiuti umanitari dopo il sisma di Sumatra

venerdì, 9 ottobre 2009

Padang (Agenzia Fides) – “Allo shock del terremoto è seguito altro shock; ai traumi delle morti, altri traumi; al dolore della perdita dei cari, i disagi per la sopravvivenza. In pochi secondi sono sparite imprese di una vita. La gente di Padang oggi vive nel panico e occorre mobilitarsi per gli aiuti”: è la testimonianza giunta all’Agenzia Fides dagli operatori della Caritas di diversi paesi (Australia Germania, Usa, Irlanda) e che, sotto il coordinamento della Caritas Internationalis, hanno creato una équipe per offrire i soccorsi nell’area di Padang, sull’isola di Sumatra, sconvolta dal recente terremoto.
“La Caritas e i suoi partner locali opereranno a lungo in questa zona disastrata, per assicurare tutto il sostegno necessario”, nota Tim O’Connor della Caritas Australia.
Gli operatori Caritas hanno creato il Caritas Sumatran Earthquake Emergency Response Team, che metterà a disposizione degli sfollati tutta la professionalità, le risorse e il know-how necessario per il lavoro di emergenza e per gli aiuti a lungo termine.
L’opera della Caritas si è concentrata attualmente sulla consegna di aiuti di emergenza (acqua, cibo, medicine, vestiario) in alcuni villaggi dimenticati, raggiunti con difficoltà dalla prima ondata di soccorsi. Si tratta di luoghi come Tarpaulins, Lurah Ampalo (dove oltre il 70% delle case è andato distrutto) e altri luoghi dove circa 27.500 persone beneficiano dell’assistenza fornita dal team Caritas.
In un bilancio che viene continuamente aggiornato e che, a otto giorni dal sisma, continua drammaticamente a salire, le vittime accertate sono almeno 1.100, secondo il segretario generale aggiunto dell'Onu per gli affari umanitari, John Holmes. Secondo un portavoce del ministero per i disastri naturali indonesiano, Tugyo Bisri, il numero dei feriti ha superato quota 2.400, mentre ancora migliaia di persone sono sepolte sotto le macerie e nella zona si stanno organizzando fosse comuni per seppellire le salme.
Da stime fornite dall’Ufficio per il coordinamento delle attività umanitarie delle Nazioni Unite (Ocha), nella sola Padang tra l’80 e il 90% degli uffici governativi, regionali e provinciali sono gravemente compromessi, mentre le case danneggiate sono oltre 100 mila. Il 70% della rete di distribuzione idrica è stato colpito e le forniture d’acqua sono difficoltose, quando non impossibili, per oltre il 60% della popolazione. (PA) (Agenzia Fides 9/10/2009 righe 27 parole 274)


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