AMERICA/ARGENTINA - “200 opere di amore sociale per un bicentenario nella giustizia e nella solidarietà”: la proposta emersa dalla XII Giornata di Pastorale Sociale

martedì, 22 settembre 2009

Buenos Aires (Agenzia Fides) - 200 opere di amore sociale per un bicentenario nella giustizia e nella solidarietà: questa la proposta scaturita dai lavori della XII Giornata di Pastorale Sociale (vedi Fides 17/9/2009) che si è svolta il 19 settembre a Buenos Aires, per “riflettere in maniera congiunta e rinnovare l’impegno di evangelizzazione delle relazioni sociali” in vista del Bicentenario della nazione. L’eradicazione della povertà e lo sviluppo integrale di tutti sono le sfide assunte per i prossimi anni. Le 200 opere, è scritto nel documento conclusivo della Giornata, inviato all’Agenzia Fides, dovranno essere “gesti simbolici e allo stesso tempo concreti, di solidarietà, appoggio, promozione umana e sociale, che contribuiscano a unire, legare, mettere in relazione, gettare ponti tra le diverse realtà della città”.
Sono invitati a dare il loro contributo per ideare, pianificare e presentare proposte concrete, le articolazioni dello Stato, i sindacati, le imprese, le Ong, le parrocchie e le congregazioni religiose. Tra i suggerimenti: scuole, centri di formazione professionale, centri giovanili, biblioteche, spazi culturali, cooperative di lavoro, microimprese, centri di preghiera... “Abbiamo bisogno di una comunità che si organizzi per combattere la disuguaglianza e sradicare la povertà nel nostro Paese, con creatività e partecipazione” è scritto nel documento, che pone l’iniziativa sotto la protezione di San Martino di Tours, Patrono di Buenos Aires, “modello da imitare, riflesso del distacco, dell’amore missionario e delle opere”.
Ringraziando Dio per il dono del bicentenario della loro nazione, i partecipanti alla XII Giornata di Pastorale Sociale sottolineano nel documento conclusivo, di non poter ignorare “i problemi crescenti che affrontano i nostri fratelli e che hanno aggravato le condizioni di emarginazione ed esclusione”. La società è sempre più “frammentata e debilitata nella sua capacità di mantenere i legami della convivenza”, mentre cresce la distanza tra quanti accumulano potere e ricchezza e chi vive nella desolazione e senza speranza. “L’eradicazione della povertà esige la realizzazione della giustizia sociale” è scritto ancora nel testo, sottolineando che questa è una “esigenza etica” in quanto anche i poveri hanno diritto a partecipare e a godere dei beni materiali e spirituali. “Per eliminare la povertà è necessario ricostruire un tessuto sociale e i vincoli sociali tra gli argentini” prosegue il documento, chiedendo allo Stato di tutelare i diritti di promozione di quanti sono maggiormente vulnerabili dal punto di vista sociale, e alla classe politica di riconoscere la disuguaglianza come “il problema prioritario da affrontare”. Viene quindi proposta una “Cultura dell’incontro” e la promozione del dialogo per identificare i problemi e creare consensi per rispondere ai problemi più gravi che la società attraversa. (S.L.) (Agenzia Fides 22/9/2009; righe 32, parole 433)


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