AMERICA/ARGENTINA - L’Arcivescovo di Salta alla processione del Signore e della Vergine del Miracolo: “Rinnoviamo il nostro impegno a favore della vita e della famiglia, dell’educazione e della gioventù, della giustizia e della pace”

venerdì, 18 settembre 2009

Salta (Agenzia Fides) – “Oggi, in occasione del 75mo anniversario della nascita dell’Arcidiocesi, ti ringraziamo per il dono della vita nella famiglia ecclesiale, per la vitalità delle nostre parrocchie, la presenza della vita religiosa, la crescita ed il rinnovamento delle nostre istituzioni e movimenti, la possibilità di servire tutti aldilà dei nostri limiti e peccati”. Lo ha affermato Mons. Mario Antonio Cargnello, Arcivescovo di Salta, durante il rinnovo del Patto di Fedeltà ai Patroni titolari della Provincia ecclesiastica (“El Señor y la Virgen del Milagro”), nel corso della tradizionale processione che si è svolta il 15 settembre (vedi Fides 11/09/2009).
“Grazie, Signore del Miracolo, perché anche quest’anno ci concedi di rinnovare la nostra speranza”, ha aggiunto l’Arcivescovo, auspicando che ciascuna comunità diventi una Chiesa “seme di una umanità nuova, più giusta e più fraterna”.
Sul piano missionario, la Chiesa di Salta ha rinnovato il suo impegno in favore “della vita e della famiglia, dell’educazione e della gioventù, della giustizia e della pace”. In particolare, l’Arcivescovo ha detto: “desideriamo, come Chiesa particolare, riaffermare il nostro interesse per una pastorale familiare intensa e vigorosa, per proclamare il Vangelo della famiglia, promuovere la cultura della vita e lavorare affinché i diritti delle famiglie vengano riconosciuti e rispettati”. Pensando poi alla gioventù, Mons. Cargnello ha fatto riferimento “al flagello iniquo della droga, che si va estendendo come un cancro nei nostri quartieri, all’aumento della paura e della insicurezza” ed ha esortato i giovani a “non cedere ai mercanti della distruzione e implorare con forza e, se necessario, imporre a quanti trafficano con il loro futuro e la loro vita: non è permesso continuare ad uccidere!”. La risposta a queste “minacce” si trova nell’“impegno concreto verso l’educazione”: “lavorando per migliorare il sistema educativo, coltivando la qualità e cercando di includere tutti, dobbiamo recuperare il senso della vocazione e dell’attività dell’educatore e restituirgli l’apprezzamento sociale che merita”.
In conclusione, l’Arcivescovo di Salta ha chiesto perdono per “le debolezze e le infedeltà dei miei fratelli e figli sacerdoti”, ringraziando al tempo stesso i sacri ministri “per il loro esempio ed il loro servizio” e invitando a pregare per i seminaristi, affinché “possano formarsi in un clima di onestà e trasparenza, che favorisca in loro una rettitudine profonda lungo il cammino formativo e per tutta la vita”.
Alla processione con le immagini del Signore e della Vergine del Miracolo ha partecipato oltre mezzo milione di persone. Il triduo di preparazione alla festa, invece, era iniziato la domenica con una Santa Messa nella Cattedrale di Salta, mentre in città cominciavano ad arrivare numerosi fedeli in pellegrinaggio, alcuni a piedi dalle zone più lontane, a circa 500 chilometri, ed altri delle Province limitrofe, tra cui Cafayate, Talapampa, la Viña, Coronel Moldes, Carril, la Merced, Cerrillos, Molinos, Colomé, Tacuil, Humanao, Amaicha, Hualfín e La Angostura. Per sabato 19 è prevista una Santa Messa di ringraziamento a chiusura dei festeggiamenti (GT) (Agenzia Fides 18/9/2009)


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