EUROPA/ITALIA - Ogni ora una persona muore colpita dal morbo di Chagas; contagiate quasi 15 milioni di persone nel mondo

mercoledì, 9 settembre 2009

Roma (Agenzia Fides) - In occasione del VI Congresso Europeo di Medicina Tropicale e Salute in corso a Verona, che si svolge in concomitanza con la Prima Conferenza Mediterranea sulla Migrazione e la Salute nei Viaggi, l’organizzazione Medici Senza Frontiere (MSF) ha ricordato che ogni ora una persona muore colpita dal morbo di Chagas, soprattutto tra le popolazioni più povere dell’America Latina. Per far fronte a questa situazione MSF sottolinea l’importanza di inserire, nei paesi dove la patologia è endemica, il trattamento dei pazienti affetti dal morbo nelle strutture sanitarie di base, oltre alla necessità di sviluppare nuove e più efficaci metodologie di diagnosi e trattamento.
Ogni giorno il morbo Chagas uccide 14 mila persone e si stima che i malati nel mondo siano tra i 10 e i 15 milioni. La malattia, causata dal parassita Tripanosoma cruz, per anni può essere asintomatica. Tuttavia, durante la fase cronica un terzo dei pazienti sviluppa seri problemi di salute soprattutto a livello cardiaco e dell’apparato digestivo che possono condurre alla morte.
Nonostante sia una malattia potenzialmente letale, il morbo di Chagas fa parte di quelle in gran parte dimenticate dai governi, dalla comunità internazionale e dai programmi di ricerca e sviluppo. La Bolivia è il paese con la più elevata diffusione della malattia. Anche se originariamente la malattia era diffusa nell’America Latina, sempre più casi si stanno registrando in Europa, negli USA e in Giappone. Medici Senza Frontiere dal 1999 ha avviato progetti per combattere il morbo. Attualmente, l’organizzazione lavora in tre distretti nei dintorni di Cochabamba, in Bolivia. Le attività, in collaborazione con il Ministero della Sanità boliviano, vengono realizzate in cinque centri di salute primaria, dove si effettua la diagnosi e il trattamento su bambini e adulti fino a 50 anni. (AP) (9/9/2009 Agenzia Fides; Righe:25; Parole:312)


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