AMERICA/CILE - Campagna 2009 dell'1 per cento alla Chiesa: una responsabilità di tutti “perché è giusto e nobile che assumiamo la collaborazione economica e pastorale della nostra famiglia, la Chiesa”

venerdì, 8 maggio 2009

Santiago del Cile (Agenzia Fides) - La Chiesa del Cile lancerà questo fine settimana la “Campagna 2009 dell'1 per cento alla Chiesa”. Mons. Santiago Silva, Vescovo ausiliare di Santiago e Segretario Generale della Conferenza Episcopale, ha ricordato che questa Campagna non è un semplice apporto né un’elemosina, bensì una devoluzione ed un atto di responsabilità, “perché è giusto e nobile che assumiamo la collaborazione economica e pastorale della nostra famiglia, la Chiesa”.
“Parlare del finanziamento della Chiesa è, semplicemente, parlare di una co-responsabilità, che è compito di quanti lavorano in comunione”, ha affermato il Vescovo. Mons. Silva ha ricordato che l’amore di Dio è gratuito, perché “è tutto dono e Dio non lo riscuote”, ed ha ricordato che sono migliaia e migliaia le persone che, in Cile e ad altre latitudini, lavorano affinché altri fratelli e sorelle possano incontrarsi con il Signore ed avere vita piena in Lui. Aiutare con questo minimo 1 per cento fa sì che tanti altri possano conoscere il Signore ed essere benedetti da Lui nei momenti più importanti della loro vita. In maniera particolare coloro che non hanno niente, i più vulnerabili. “Con il nostro apporto alla Chiesa vogliamo, in qualche modo, abbracciare i poveri e i sofferenti dicendo loro che li accompagniamo e che le porte della nostra casa, la Chiesa, sono sempre aperte per ad accoglierli”, ha aggiunto.
“Siamo una famiglia. E nella famiglia in cui siamo ci facciamo carico gli uni degli altri. Per questo motivo, l’1 per cento è il frutto della nostra identità di figli che, in comune-unione, si sentono responsabili della loro casa. Sì, siamo tutti responsabili della Chiesa. E quando la situazione economica nazionale ed internazionale si vede minacciata è possibile che le necessità della Chiesa si moltiplichino”, ha concluso. (RG) (Agenzia Fides 8/5/2009)


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