AMERICA/REPUBBLICA DOMINICANA - L’Assemblea Nazionale conferma che “il diritto alla vita è inviolabile dal concepimento fino alla morte”

giovedì, 23 aprile 2009

Santo Domingo (Agenzia Fides) - L’Assemblea Nazionale della Repubblica Dominicana ha confermato martedì 21 aprile, per 167 voti a favore e 32 contrari, la decisione di lasciare intatto l’articolo 30 della Costituzione, che stabilisce l’inviolabilità della vita umana innocente dal concepimento fino alla morte naturale.
Da quando venne diffuso il testo della proposta che intendeva modificare l’articolo in questione, su tutti i mezzi di comunicazione iniziarono discussioni a favore e contro l’iniziativa, anche se veniva data ormai per scontata una via d’uscita favorevole grazie allo sforzo realizzato dal Governo. L’approvazione dell’articolo, che sarà il numero 11 della futura Costituzione, stabilisce che “il diritto alla vita è inviolabile dal concepimento fino alla morte. Non potrà stabilirsi, pronunciarsi, né applicarsi, in nessun caso, la pena di morte”. L’articolo è stato approvato con il voto unanime dei membri dell’Assemblea del Partito Rivoluzionario Dominicano (PRD) e del Partito Riformista Sociale Cristiano (PRSC), mentre è stato sostenuto solo da una parte dei legislatori del Partito della Liberazione Dominicana (PLD).
Il giorno precedente alla votazione, l’Arcivescovo di Santo Domingo, Cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, aveva espresso la sua fiducia che i legislatori della Repubblica Dominicana non avrebbero dato la loro approvazione ad progetto che cercava di depenalizzare l’aborto nel Paese, mantenendo il rispetto per la vita sin dal concepimento. “Confidiamo e crediamo nella maggioranza dei nostri legislatori, che sono persone rispettabili e si oppongono alla depenalizzazione dell’aborto, visto che molti di loro hanno affermato che in coscienza lo considerano un crimine” disse il Porporato nel corso della Santa Messa celebrata davanti a circa 20.000 fedeli nella festa della Divina Misericordia, la seconda domenica di Pasqua.
Aggiunse anche che la maggioranza dei legislatori sono consapevoli della realtà della vita e respingono il crimine dell’aborto, benché ci siano alcuni che si oppongono a questa lotta per ragioni che molti ignorano. Il Cardinale ebbe inoltre modo di criticare le istituzioni e le persone che ricevono denaro dall’estero per promuovere l’aborto, visto che continuano ad insistere su un tema che il popolo dominicano considera un crimine. L’Arcivescovo di Santo Domingo ha infine chiesto alla Misericordia di Dio di toccare il cuore dei legislatori e delle persone che promuovono la morte dei bambini prima che nascano. (RG) (Agenzia Fides 23/4/2009, righe 28, parole 372)


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