EUROPA/ITALIA - Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana in visita alle zone terremotate; domenica 19 la Colletta nazionale a favore delle popolazioni dell’Abruzzo

mercoledì, 15 aprile 2009

Roma (Agenzia Fides) - In occasione della sua visita a L’Aquila e nei centri limitrofi devastati dal terremoto, che si è svolta ieri 14 aprile, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Angelo Bagnasco, ha reso noto un ulteriore stanziamento di due milioni di euro per la realizzazione di un centro di prima accoglienza e per la Caritas aquilana, la cui sede è stata completamente distrutta. Il Card. Bagnasco ha quindi rinnovato l’invito per la più ampia partecipazione alla Colletta nazionale che domenica prossima 19 aprile 2009 si terrà in tutte le parrocchie italiane e il cui ricavato sarà immediatamente devoluto a favore delle popolazioni dell’Abruzzo.
“Nel cuore della Pasqua vi porto l’affetto e la vicinanza dei Vescovi italiani e delle loro comunità - ha detto il Cardinale nell’omelia della Santa Messa che ha celebrato al Campo n.1 in Piazza delle Armi, a L’Aquila -. Da subito la preghiera e la vicinanza del Santo Padre si è fatta viva e concreta, e così tutta la Chiesa che vive in Italia accanto alla gente sempre e comunque, soprattutto nei momenti e nelle circostanze più gravi: è la nostra storia!” Il Cardinale ha espresso ammirazione “per l’animo semplice e forte” che i terremotati mostrano all’Italia: “fa vedere un popolo che, segnato da lutti gravi e dalla perdita di ciò che è costato lavoro e sacrificio, non vuole rassegnarsi, ma con dignità vuole reagire in modo deciso e fiducioso, anche incoraggiato dal bene e dall’affetto che lo circonda… Desideriamo anche ringraziarvi, cari amici, per la testimonianza della vostra fede genuina e solida. Le vostre parole semplici e dirette ci dicono che Dio, Gesù, la Madonna, i Santi fanno parte della vostra vita, e le chiese della vostra città e dei paesi fanno parte delle vostre case… Vi siamo vicini anche nella comune preghiera, perché il Signore Risorto accresca in ciascuno la forza per guardare avanti nel segno forte della speranza, accompagnati dalla solidarietà di tutti: solidarietà che non si vuole spegnere nei giorni, ma continuare nel tempo.” (S.L.) (Agenzia Fides 15/4/2009; righe 22, parole 335)


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