EUROPA/ITALIA - Il nuovo libro di Mons. Camisasca sul Fondatore di CL: “per conoscere quest’uomo, un grande uomo e grande conoscitore dell’uomo, grande navigatore della verità”

lunedì, 6 aprile 2009

Roma (Agenzia Fides) - Un libro nato “innanzitutto dal bisogno mio di capire chi fosse Don Giussani, in secondo luogo dalla necessità di capire me stesso”: con queste parole mons. Massimo Camisasca, Fondatore e Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, ha illustrato l’intento che sta alla base del suo ultimo volume, “Don Giussani - La sua esperienza dell’uomo e di Dio” (edizioni San Paolo), intervenendo all’incontro di presentazione del libro, organizzato dal Centro Culturale di Roma, presso la Pontificia Università Urbaniana.
Nonostante i 45 anni insieme, don Giussani è stata una presenza talmente importante, affascinante e polimorfa per mons. Camisasca, che persiste in lui il desiderio di comprendere questa personalità e “il desiderio di continuare lo stare con lui, con la sua parola e con la sua persona”. Un libro, come ha affermato lo stesso autore, che va letto “per conoscere quest’uomo, un grande uomo e grande conoscitore dell’uomo, grande navigatore della verità”; ed ha proseguito: “Occorre incontrare i grandi, per poter diventare un po’ grandi anche noi, e questo libro è la modalità con cui vorrei rendere agli uomini che lo leggeranno il favore che ho avuto incontrando quest’uomo”.
La persona e l’attività di don Giussani sono state ricordate anche dal Card. Camillo Ruini, Vicario Generale Emerito della Diocesi di Roma: “Concretezza umana e profondità umana” sono le caratteristiche che hanno fatto di don Giussani “un apologeta evangelizzatore”. Emerge, quindi, anche l’altro fondamentale versante della vita e dell’opera di don Giussani: l’attenzione all’educazione. “Un uomo bruciato dalla passione educativa e capace di riflettere in profondità i processi educativi. Da questo nasce il metodo educativo di Don Giussani, che negli ultimi anni è stato sempre più accolto e si è sempre più rilevato anche al di là dell’ambito di Comunione e Liberazione”, ha affermato il Cardinale.
“Un metodo educativo che, come la sua apologetica, va al fondo dell’umano, alle evidenze elementari, alla realtà totale, di cui l’educazione è introduzione. C’è, quindi, un’unità profonda, un’unità vissuta, tra i due versanti: quello dell’evangelizzatore apologeta e quello dell’educatore” ha proseguito il Card. Ruini nel suo intervento. Movente decisivo della passione educativa e della vita di don Luigi Giussani è stata “la passione per Cristo, l’innamoramento per Cristo, la realizzazione concreta del suo amore per la bellezza: è questo innamoramento a spingerlo a donarsi ai giovani e ad introdurli a quel senso della realtà totale che si trova in Cristo”.
Il Card. Ruini ha concluso il suo intervento nello stesso modo in cui si chiude il libro di mons. Camisasca, indagando il rapporto di don Giussani con Maria Santissima e la sua mistica mariana, improntata al Dio ricco di misericordia, ennesimo forte punto di contatto, come ha ricordato il Cardinale, con Giovanni Paolo II: “La misericordia di Dio diventa nostro atteggiamento concreto verso ogni fardello dell’umanità: questa è la misericordia di Dio per don Giussani e qui tocchiamo il punto di sintesi più profondo di questo prete molto ambrosiano, ma unico nel suo genere”. (P.C.) (Agenzia Fides 6/4/2009; righe 35, parole 501)


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