AMERICA/ARGENTINA - L'Episcopato di Orán denuncia la grave situazione sanitaria dopo la valanga, timori per un'epidemia di dengue

mercoledì, 18 marzo 2009

Orán (Agenzia Fides) - L'Episcopato di Orán ha diffuso un comunicato a motivo della "grave situazione sanitaria che viviamo in questi giorni a nord di Salta", sollecitando tutti "come Chiesa diocesana" a "lavorare e lottare uniti ed in maniera efficace contro l'epidemia di dengue che ci angoscia."
Nel testo, firmato da Mons. Andrés Buttu Amministratore diocesano di Orán, si legge che sebbene le autorità provinciali e municipali abbiano realizzato un grande sforzo per sradicare questo flagello, tuttavia "vediamo con preoccupazione che i risultati sono insufficienti; non si vuole allarmare la società, bensì fare in modo che tutti prendiamo coscienza che dobbiamo assumere la nostra parte di responsabilità nella prevenzione e nello sradicamento di tutte le cause che la provocano."
Secondo Mons. Buttu, alla dengue classica si somma la dengue emorragica, "con una prospettiva preoccupante, se non si adotta in maniera urgente ed efficace un piano adeguato per il contenimento di questa malattia". Perciò considera indispensabile ed urgente che la zona possa disporre di un centro di ricerca sulle malattie tropicali e su tecnici e risorse necessarie per assicurare la salute della popolazione. "Arrivare tardi ed in maniera inadeguata, è una grave irresponsabilità", denuncia l'Amministratore diocesano.
Tutta la popolazione è chiamata a promuovere la lotta contro la dengue. "È necessario un cambiamento di mentalità - afferma - che implichi un impegno cittadino per lavorare per il bene comune, assumendo i compiti che sono alla nostra portata … Col nostro atteggiamento possiamo prevenire le malattie e salvare vite umane. Questa è un'esigenza della carità cristiana. Non farlo è un grave peccato di omissione."
Dal 9 febbraio scorso il nord dell'Argentina vive una situazione di disastro. Una valanga di fango e tronchi ha fatto scomparire gran parte della città di Tartagal, nella provincia di Salta. Innumerevoli le perdite materiali che hanno lasciato senza niente migliaia di famiglie. Sebbene i lavori di rimozione di rottami, fango e tronchi sono avanzati grazie al tempo buono, sono cominciati ad apparire altri problemi, in relazione alla salute, all'educazione ed ai servizi pubblici. (RG) (Agenzia Fides 18/3/2009)


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