ASIA/GIAPPONE - Nuova chiesa e nuovo Centro Pastorale multiculturale per l’evangelizzazione dei migranti

giovedì, 5 marzo 2009

Joso (Agenzia Fides) – Immigrazione come potenziale di evangelizzazione. E’ questa l’idea sottesa alla nuova iniziativa della Chiesa giapponese, che si trova nella singolare situazione di avere, per la sua cura pastorale, un “gregge” di fedeli composto per oltre il 50% da immigrati. Nella nazione vi sono infatti 452.000 cattolici giapponesi e 565.000 cattolici provenenti di altri paesi.
Per far fronte a queste nuove esigenze, la Chiesa ha inaugurato di recente una nuova chiesa e un nuovo Centro Pastorale multiculturale nella città di Joso, all’interno della Prefettura di Iribaki. La chiesa, dedicata a Nostra Signora di Aparecida, molto nota presso il popolo brasiliano, è stata consacrata da S. Ecc. Mons. Daiji Tani, Vescovo di Saitama, alla presenza di oltre 600 fedeli cattolici di diversa nazionalità, fra i quali molti latinoamericani immigrati in Giappone, molto devoti alla Vergine di Aparecida. La celebrazione ha anche ricordato il centenario dell’immigrazione brasiliana in Giappone: ora nel paese del Sol Levante esiste una comunità brasiliana solida e radicata nel tessuto sociale.
La nuova chiesa si propone espressamente, sin dalla sua nascita, di essere un polo di attrazione per le comunità immigrate di diverse nazionalità. Il Centro Pastorale multiculturale annesso, infatti, servirà per due obiettivi fondamentali: essere un luogo di aggregazione per tutti i cattolici immigrati, che troveranno accoglienza, aiuto, un clima di ospitalità e fraternità, un ambiente dove poter pregare, confrontarsi, aiutarsi; d’altro canto il Centro promuoverà iniziative di evangelizzazione che mirano a rendere gli stessi immigrati cattolici protagonisti della missione presso loro connazionali e presso famiglie giapponesi.
A svolgere servizio nella nuova chiesa vi saranno anche un sacerdote brasiliano, p. Nelson Soverino De Souza, Missionario del Sacro Cuore, insieme con tre suore Figlie di Gesù, una di nazionalità giapponese, una filippina e una brasiliana.
La presenza delle tre religiose “rappresenta plasticamente la necessità e la volontà di perseguire l’opera di evangelizzazione in una società multietnica”, ha sottolineato suor Isabel Romero, Superiora provinciale dell’istituto.
(PA) (Agenzia Fides 5/3/2009 righe 27 parole 276)


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