ASIA/PAKISTAN - Dialogo e promozione sociale per testimoniare Cristo fra i tribali

mercoledì, 4 marzo 2009

Lahore (Agenzia Fides) – Essere missionario oggi in Pakistan significa “essere uomo di dialogo, che compie ogni sforzo per la promozione sociale degli emarginati, che testimonia Gesù Cristo ogni giorno attraverso l’amore per il prossimo”: è quanto afferma il missionario di San Colombano p. Pat MacCaffrey, che per tre anni ha svolto in Pakistan una missione soprattutto nelle aree tribali più remote del paese.
“Ho vissuto con i più poveri fra i poveri – racconta in una nota inviata all’Agenzia Fides – occupandomi di popolazioni tribali come i parkari kohli (di religione indù). Sono popolazioni semi-nomadi che vivono nel deserto, lottano per la sopravvivenza, senza usufruire di alcun servizio sociale. Spesso sono alla mercè di grandi latifondisti che ne sfruttano il lavoro e che ne comprano la libertà”.
P. MacCaffrey, dopo un’esperienza pastorale nella diocesi di Lahore, utile anche per imparare l’urdu, ha proseguito il suo impegno missionario presso la popolazione dei parkari kohli, nella provincia di Sindh, nel Sud del Pakistan, verso il confine con l’India.
In quell’area i missionari sono impegnati in opere sociali, nell’istruzione e nell’assistenza medica. Oltre alla promozione sociale delle popolazioni tribali, p. MacCaffrey si è dato da fare anche nel campo dei rapporti interreligiosi: ha formato una organizzazione interreligiosa, la “Colomba Community”, che riunisce cristiani, indù, musulmani, ebrei, buddisti, bahai. “E’ stata un’esperienza molto utile, che dimostra come la popolazione pakistana sia aperta, accogliente, disposta al confronto”, nota.
Fedeli di diverse comunità si riuniscono spesso in preghiera per la pace. E, dopo l’11 settembre 2001 e il disastro delle Torri gemelle, le comunità si incontrano l’11 di ogni mese, per testimoniare l’impegno comune per la riconciliazione e la pace.
Tale esperienza è un piccolo esempio di convivenza e di dialogo, che cerca di costruire la convivenza in un paese a maggioranza islamica, attraversato da fermenti di radicalismo e fondamentalismo religioso.
(PA) (Agenzia Fides 4/3/2009 righe 27 parole 272)


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