ASIA/FILIPPINE - Riaffermare l’impegno per una “Vita in dialogo”, sentiero verso la pace a Mindanao

mercoledì, 21 gennaio 2009

Zamboanga city (Agenzia Fides) – Unire nel dialogo e nella condivisione della vita persone di differenti culture, religioni, esperienze e tradizioni; proporre nelle Filippine meridionali, e in tutto il mondo, specialmente nelle aree di conflitto, il modello della “vita in dialogo”. E’ questo il fine e il progetto globale del movimento per il dialogo “Silsilah” (“catena”), operante nelle Filippine Sud, in una zona dove vivono a stretto contatto cristiani e musulmani.
L’impegno per “la vita in dialogo” è stato riaffermato dalla nuova presidente del Movimento, Aminda Sano, nell’illustrare le diverse iniziative e i corsi di formazione proposti da “Silsilah” presso il “Villaggio dell’Armonia”, nella città di Zamboanga, e in altre città sull’isola di Mindanao.
Mentre Mindanao è attraversata da un conflitto fra gruppi autonomisti islamici ed esercito regolare – riacutizzatosi nei mesi scorsi – un recente incontro organizzato da “Silsilah”, svoltosi a Davao, ha riaffermato l’impegno per la “vita in dialogo”. Vi hanno partecipato leader cristiani e musulmani, imam, sacerdoti e religiosi, laici cattolici, insegnanti e catechisti, rappresentanti di associazioni della società civile. Tutti hanno ribadito come la pace a Mindanao debba partire dal basso, attraverso una spinta che dal dalla popolazione giunge fino ai responsabili civili, religiosi e politici.
L’incontro è stato un importante momento di confronto e di condivisione, in cui i partecipanti hanno esposto le loro motivazioni, convinzioni e speranze, ritrovandosi accanto persone di altre culture e religioni, all’insegna del reciproco rispetto e della comune volontà di costruire riconciliazione e pace nella variegata società delle Filippine Sud.
“L’amore verso il prossimo, mostrato nello slancio di accoglienza e carità verso l’altro, è una importante caratteristica e una mirabile sintesi dello stile di vita in dialogo”, ha sottolineato la presidente di “Silsilah”, che continuerà a svolgere la sua opera di sensibilizzazione delle coscienze, di formazione nelle scuole e negli istituti cristiani e musulmani, nel dialogo con le autorità civili.
(PA) (Agenzia Fides 21/1/2009 righe 26 parole 267)


Condividi: