AFRICA/CONGO RD - Ritiro parziale delle truppe ribelli dai dintorni di Goma

mercoledì, 19 novembre 2008

Kinshasa (Agenzia Fides)- I ribelli del Congresso Nazionale per la Difesa del Popolo (CNDP) di Laurent Nkunda, si stanno ritirando dai dintorni di Goma (capoluogo del nord Kivu, est della Repubblica Democratica del Congo). Lo ha affermato un portavoce del Missione delle Nazioni Unite in Congo (MONUC), precisando che il ritiro concerne centinaia di uomini che hanno abbandonato diverse postazioni attorno a Goma, assediata da due settimane. I ribelli stanno ripiegando verso sud, lungo tre diverse direttrici.
Si tratta però di un ritiro parziale da territori conquistati di recente. Gli uomini di Nkunda infatti continuano a rimanere nelle loro posizioni, ad appena una quindicina di chilometri a nord di Goma. Nkunda ha voluto così inviare un segnale di disponibilità all'inviato speciale dell'ONU per il Kivu, l'ex Presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, che si trova a Nairobi per mediare tra Nkunda e il Presidente congolese Joseph Kabila.
Nel frattempo è tornata la calma a Kayna, la località a 120 chilometri da Goma dove due giorni fa si sono scontrati i militari dell'esercito regolare e un gruppo di miliziani Mai-Mai (vedi Fides 18/11/2008). Kayna si trova ad una ventina di chilometri da Kanyabayonga, località strategica dove confluiscono le principali strade della regione.
I miliziani filo-governativi Mai-Mai, riuniti sotto la sigla di Pareco (Patrioti resistenti congolesi) affermano di avere attaccato l'esercito per impedire di abbandonare le loro posizioni di fronte agli uomini di Nkunda per porre fine ai saccheggi contro la popolazione civile. L'esercito regolare è infatti accusato dai civili di saccheggi e distruzioni; più che una risorsa per la difesa dell'integrità territoriale nazionale l'esercito è visto dalla popolazione del Kivu come un problema. I soldati ribattono che sono costretti a prendere il cibo ai civili perché non sono pagati e non ricevono rifornimenti.
I 4mila uomini di Nkunda hanno così avuto buon gioco per avanzare fino a Goma, dove solo la presenza dei Caschi Blu della MONUC (a loro volta criticati per la mancanza di iniziativa, se non per complicità con Nkunda) ha finora impedito la caduta della città nelle mani dei ribelli.
Al Palazzo di Vetro si discute se inviare altri 3mila uomini in rinforzo ai 17mila già schierati nella RDC. Ma il problema reale è la mancanza di una volontà politica per far cessare questa guerra, che coinvolge gli interessi delle grandi potenze. Non a caso, tra le richieste avanzate da Nkunda, per porre fine alle ostilità, vi è quella di rinegoziare il contratto minerario stipulato da Kinshasa con la Cina. É solo un modo per ingraziarsi gli occidentali da parte di un guerrigliero accusato dalla Corte Penale Internazionale di crimini di guerra? (L.M.) (Agenzia Fides 19/11/2008 righe 31 parole 448)


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