AMERICA/REPUBBLICA DOMINICANA - I Vescovi presentano alcune osservazioni al disegno di legge sulle Associazioni Religiose

martedì, 18 novembre 2008

Santo Domingo (Agenzia Fides) - La Conferenza dell’Episcopato Dominicano (CED), attraverso la sua Commissione per le questioni legali, ha presentato alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, le sue osservazioni inerenti al disegno di legge sulle Associazioni Religiose.
L’atto ha avuto luogo lunedì 17 novembre nella sede del Congresso Nazionale. In rappresentanza della CED c’era il Vice-Presidente, Mons. Nicanor Peña, Vescovo di Altagracia, e P. Carmelo Santana Jerez, Segretario Generale Assistente della CED, accompagnati dalla Commissione per le questioni legali della CED, composta da Mons. Juan Antonio Flores Santana, Presidente, e da Mons. Ramón Benito Ángeles Fernández, Segretario Esecutivo.
I Vescovi hanno consegnato al Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati un documento nel quale vengono evidenziate le osservazioni della Chiesa cattolica al progetto di legge sulle Associazioni Religiose. Secondo i Vescovi, “il Disegno di legge Generale sulle Associazioni Religiose non contravviene alla Costituzione della Repubblica Dominicana, tuttavia la sua approvazione comporterebbe per la società dominicana una serie di rischi di diversa natura”.
Tra questi rischi, i Vescovi segnalano in primo luogo “la possibilità di celebrare matrimoni da parte di ministri senza adeguata preparazione né esperienza, situazione che si aggrava in considerazione dell’assenza di una struttura legale nella quale collocare e controllare tali attuazioni, quali il diritto matrimoniale, inesistente per quasi la totalità delle denominazioni religiose”. Tutto questo comporterebbe gravi difficoltà per lo Stato Dominicano al momento di realizzare “il registro ed il controllo dei matrimoni religiosi ed i processi che genererebbero le migliaia di chiese e tempii che attualmente operano e che in futuro potrebbero operare nel nostro Paese”.
Un altro problema che preoccupa i Vescovi è il fatto che “la Legge apra spazi alle persone che possono fondare chiese senza alcun controllo, con il fine di ottenere benefici economici attraverso la religione”.
Di fronte a questa situazione, i Vescovi lanciano “con umiltà e fermezza” un appello alla società dominicana, ed in particolare ai suoi rappresentanti politici e legislativi, affinché si attui un discernimento della situazione “con equilibrio e giustizia”, dando priorità “agli interessi generali della società dominicana su quelli di alcuni dei suoi settori”. Concludono ricordando che tutti devono lottare per mantenere la buona salute economica, sociale e morale della società dominicana, “in momenti in cui, attraverso diversi canali, nazionali ed internazionali, prendono forma minacce contrarie alla stabilità”. (RG) (Agenzia Fides 18/11/2008)


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