AFRICA/CONGO - La Chiesa cattolica presenta un rapporto sulla povertà: “Dobbiamo rinnovare la nostra opzione preferenziale per i poveri” afferma il Presidente della Conferenza Episcopale

venerdì, 3 ottobre 2008

Brazzaville (Agenzia Fides)- “I risultati dell'inchiesta sulla povertà sono benvenuti. Sono il segno degli sforzi di lucidità evangelica che la Chiesa intende effettuare per essere sempre più fedele alla sua missione evangelizzatrice, che implica di annunciare e attualizzare il Vangelo nel cuore della rete complessa delle relazioni sociali” ha affermato Sua Eccellenza, Mons. Lous Portella-Mbuyu, Vescovo di Kinkala e Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica del Congo (Congo Brazzaville), presentando le conclusione di un'indagine promossa dalla Chiesa cattolica sulla povertà nel Paese, uno dei più importanti produttori di petrolio africani, la cui popolazione però non beneficia degli introiti petroliferi.
All'inchiesta hanno partecipato Caritas-Congo, la Commissione episcopale per la Giustizia e la Pace, e alcuni partner stranieri, tra cui Caritas-Francia, Caritas Relief Service-Caritas USA, Misereor. Con questa indagine la Chiesa cattolica intende apportare un contributo al Processo Nazionale Strategico di Riduzione della Povertà (PSRP).
La ricerca è stata effettuata intervistando 80.728 congolesi, pari a 12.908 famiglie, di questi 30.082 (4.980 famiglie) sono tra i più poveri. Lo studio si è quindi focalizzato sulla situazione di queste persone. Le difficoltà maggiori che esse incontrano riguardano l'accesso all'acqua potabile, un'alimentazione adeguata, l'elettricità ed un lavoro stabile. L'inchiesta ha stabilito che il 58.50% dei poveri vivono uno o più giorni alla settimana senza un pasto; il 91% conserva l'acqua in bidoni e quelli che vivono in zone rurali sono costretti a percorrere fino a 8 chilometri per procurarsi l'acqua potabile; in caso di malattia o incidente i poveri non hanno i mezzi per curarsi; la dipendenza da parenti e amici genera un sentimento di solitudine ed esclusione.
“La mancanza di lavoro è il fattore chiave dell'esclusione sociale. L'inquietudine è molto forte tra le giovani generazioni, perché l'avvenire non sembra promettere grandi aspettative” afferma il rapporto.
“Per noi, Chiesa e uomini di buona volontà, questo rapporto ci interpella. Dobbiamo rinnovare la nostra opzione preferenziale per i poveri e fare della lotta alla povertà un asse prioritario del nostro impegno pastorale” ha concluso il Presidente della Conferenza Episcopale Congolese. (L.M.) (Agenzia Fides 3/10/2008 righe 27 parole 349)


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