AFRICA - I Caschi Blu si ritirano dal confine tra Etiopia ed Eritrea, aumentano le preoccupazioni per la pace nella regione

giovedì, 31 luglio 2008

New York (Agenzia Fides) - Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso all'unanimità di sciogliere la missione dell'ONU incaricata di controllare il cessate-il-fuoco al confine tra l'Etiopia e l'Eritrea. I due Paesi si contesero il controllo di un'area di frontiera in una sanguinosissima guerra civile durata dal 1998 al 2000, che si concluse con gli Accordi di Algeri. In base agli accordi l'area di confine veniva sorvegliata da una forza dell'ONU.
I 15 membri del Consiglio hanno accolto la proposta presentata dal Belgio di ritirare i 1.700 “Caschi Blu” della Missione delle Nazioni Unite in Etiopia ed Eritrea (MINUEE) perché, secondo il rappresentante di Bruxelles, Jan Grauls, “il mandato della missione era divenuto impossibile da eseguire”.
La missione era stata costretta a lasciare l'Eritrea perché il governo di Asmara si rifiutava di collaborare con i Caschi Blu, impedendo loro l'approvvigionamento di carburanti e l'esecuzione di pattugliamenti notturni. La missione è stata indebolita anche dal rifiuto dell'Etiopia di accettare le conclusione di uno studio indipendente del 2002 che assegnava la cittadina di confine di Badme all'Eritrea. Secondo l'Ambasciatore belga “la disputa di confine tra Etiopia ed Eritrea rimane totale e le Nazioni Unite si ritirano senza essere state in grado di aiutare i due Paesi a trovare un accordo, nonostante il fatto che si sia tentato di tutto per ottenerlo”.
Nella risoluzione 1827 che pone termine alla missione in Etiopia ed Eritrea, si chiede ai due Paesi africani di ''rispettare pienamente gli accordi di Algeri” e di “evitare qualunque tipo di minaccia o uso della forza”. Ad Etiopia ed Eritrea si chiede di “normalizzare le loro relazioni, promuovere la stabilità della regione, gettare le fondamenta per una pace comprensiva e duratura'' e soprattutto di “accettare i buoni uffici del Segretario Generale” dell'Onu, Ban Ki-moon. Quest'ultimo aveva scritto al Consiglio di Sicurezza prima della votazione delle risoluzione avvertendo che “rimane reale il rischio di un'escalation della tensione nell'area di confine ed una ripresa delle ostilità, per errore o per scelta, dopo il ritiro dell'UNMEE”. Il Segretario Generale dell'ONU ha inviato un messaggio ai governi di Etiopia ed Eritrea nel quale lancia un appello per “spezzare l'attuale situazione di stallo e creare condizioni necessarie per la normalizzazione delle loro relazioni, che è la chiave per la pace e la stabilità nella regione”. (L.M.) (Agenzia Fides 31/7/2008)


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