EUROPA/SPAGNA - Denuncia dell’Istituto di Politica Familiare: “Se entra in vigore la legge sull’aborto libero proposta dal Governo, la Spagna si trasformerà nel 2015 nel Paese dell’Unione Europea con il maggior numero di aborti”

venerdì, 18 luglio 2008

Madrid (Agenzia Fides) - Secondo Eduardo Hertfelder, Presidente dell’Istituto di Politica Familiare (IPF), la nuova legge sull’aborto libero che il Governo intende approvare, trasformerà la Spagna nel 2015 nel Paese dell’Unione Europea con il maggior numero di aborti, in quanto si supereranno i 230.000 aborti annuali.
In effetti, per il 2015, considerando i dati storici attuali e le conseguenze dell’entrata in vigore dell’annunciata legge sull’aborto libero nelle prime 12 settimane di gravidanza, secondo le stime realizzate dall’IPF è previsto che si procureranno in Spagna più di 232.000 aborti annuali, il che significherà che più di 637 bambini smetteranno di nascere ogni giorno (un aborto ogni 2, 3 minuti). Pertanto in Spagna non solo continuerà a crescere il numero di aborti al ritmo attuale (un 10 per cento annuale negli ultimi 10 anni), ma con la futura legge sull’aborto libero questa crescita sarà ancora più veloce.
La situazione è ancora peggiore se si confronta con il resto dell’Europa, continua il Presidente dell’IPF, perché mentre negli ultimi dieci anni, nei diversi Paesi dell’Unione Europea, gli aborti sono diminuiti o quasi eliminati, in Spagna la crescita in questo stesso periodo (1996-2006) è stata del 99 per cento (una crescita media annuale del 10 per cento). Per Eduardo Hertfelder, la legalizzazione dell’aborto libero fino alle 12 settimane, insieme alla legge attuale sugli aborti permessi fino all’ultima settimana di gestazione a motivo del cosiddetto “rischio psicologico per la madre”, e al decreto legge recentemente approvato che non prevede la registrazione di alcun dato aumentando la beffa della legge attuale, provocherà un “effetto chiamata” nel resto dei Paesi dell’UE. Per questo, l’IPF rivolge un appello urgente al Governo per rettificare la sua proposta sull’aborto libero. (RG) (Agenzia Fides 18/7/2008)


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