EUROPA/ITALIA - Il 31 gennaio 2009 si aprono le celebrazioni del 150° anniversario della Fondazione della Congregazione Salesiana; pellegrinaggio delle reliquie di don Bosco nelle comunità salesiane

martedì, 8 luglio 2008

Roma (Agenzia Fides) - Con una lettera indirizzata a tutti i Salesiani del mondo, il Rettor Maggiore Don Pascual Chávez ha annunciato che nel 2009 si celebrerà il 150° anniversario della Fondazione della Congregazione Salesiana. Come informa l'agenzia salesiana ANS, l’anniversario ricorda il raduno avvenuto il 18 dicembre 1859 nella camera di Don Bosco presso l’Oratorio di San Francesco in Valdocco, Torino, dove le persone invitate – secondo quanto scritto nel verbale da don Alasonatti - decisero “di erigersi in Società o Congregazione che, avendo di mira il vicendevole aiuto per la santificazione propria, si proponessero di promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime, specialmente delle più bisognose di istruzione e di educazione”.
Il 2009, definito da Don Chávez “Un anno di grazia”, deve aiutare i Salesiani a ricordare le proprie origini e le mete alle quali sono chiamati. In questo stesso anno le reliquie di Don Bosco, racchiuse in una apposita urna, inizieranno un pellegrinaggio attraverso le 8 regioni della Congregazione, avviando così il cammino di preparazione alla celebrazione del bicentenario della nascita di Don Bosco nel 2015.
Aprendosi il 31 gennaio, festa di Don Bosco, l’”anno di grazia” sarà caratterizzato da alcune date ed eventi: la festa dell’Ausiliatrice, spostata al 25 maggio perché in concomitanza con l’Ascensione, il 24 giugno, giorno onomastico di Don Bosco, il 16 agosto, giorno della sua nascita. Particolare rilievo sarà dato al 18 dicembre quando i Salesiani di tutto il mondo saranno invitati a rinnovare la Professione religiosa. Al fine di offrire un cammino di riflessione e approfondimento in questo “anno di grazia” il Rettor Maggiore ha creato una apposita Commissione di lavoro.
Un anno che deve aiutare i Salesiani a “prendere coscienza della nostra identità di persone consacrate, votate al primato di Dio, alla sequela di Cristo obbediente, povero e casto, pienamente disponibili allo Spirito, e proprio per questo totalmente dedicate ai giovani”. Don Chávez raccomanda inoltre ai Salesiani di “narrare ai giovani la storia degli inizi della Congregazione, della quale essi sono stati ‘confondatori’ insieme a Don Bosco” e di essere consapevoli del compito ad essi affidato: “evangelizzatori dei giovani e animatori di una famiglia carismatica”.(S.L.) (Agenzia Fides 8/7/2008)


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