AMERICA/ARGENTINA - Il Servizio alla Vita nota che i Lineamenti curriculari per l’Educazione sessuale integrale contengono una visione riduzionista dell’uomo e della sua sessualità.

giovedì, 26 giugno 2008

Buenos Aires (Agenzia Fides) - Il Servizio alla Vita ha reso noto che i Lineamenti curriculari per l’Educazione sessuale integrale, approvati dal Consiglio Federale per l’Educazione nell’ambito della Legge n. 26.150 che attualizza il Programma di Educazione Sessuale Integrale, contengono “una forte presenza della prospettiva di genere”. L’organizzazione del movimento universitario “Fondare” ha affermato che queste iniziative sull’educazione sessuale partono da “una visione riduzionista dell’uomo e della sua sessualità, rinunciando a parlare del fine ultimo e proprio dell’educazione sessuale che è la formazione della persona per il dono sincero di sé all’interno del matrimonio”. “Se questi scopi ultimi non vengono presentati e nel contempo si esalta l’autonomia con l’unica limitazione che viene dalle questioni legate alla salute, i contenuti proposti nelle scuole corrono il rischio di deformare la gioventù in una tappa fondamentale della vita e causare un grave danno alle generazioni future”, denuncia l'organismo esprimendo obiezioni alla proposta ufficiale.
Il Servizio alla Vita ha realizzato, inoltre, una prima e rapida analisi dei contenuti dei Lineamenti, mettendo a fuoco alcuni aspetti importanti. Uno di questi riguarda gli ambigui riferimenti alla famiglia: “Il riferimento alla famiglia appare raramente, e solo per parlare dei cambiamenti che avrebbe sofferto durante la storia; non è sufficientemente garantito il ruolo primordiale che la famiglia possiede nell’educazione sessuale dei figli”. Inoltre, “non si propone la famiglia fondata sul matrimonio come l’ideale al quale tende, per sua stessa natura, la formazione in questa delicata materia”.
D’altra parte “i Lineamenti tendono ad esaltare l’autonomia dell’individuo, senza proporre un ideale di vita al quale la persona debba tendere”. In questo modo “gli unici limiti all’autonomia sorgono davanti ai problemi di salute, ai quali l’alunno è chiamato a badare, ma non si propongono positivamente strade affinché la persona realizzi la sua vocazione all’amore nella famiglia fondata sul matrimonio”.
I membri del Servizio alla Vita denunciano inoltre che il testo dei Lineamenti non ha recepito i contributi degli specialisti che hanno partecipato alle consultazioni e che si sono espressi sul tema della persona e della famiglia. È stata presentata invece unicamente una visione ideologica del tema, con una forte prospettiva del genere ed una concezione costruttivista della società e della persona in tutte le sue dimensioni. “Se tutto è costruzione - affermano - non ci sono allora riferimenti sicuri che permettano alla persona di consolidare una ‘identità’ e tutto diventa altrettanto possibile e valido”. Anche i Vescovi si sono pronunciasti non molto tempo fa segnalando importanti errori nei Lineamenti Curricolari per l’Educazione Sessuale Integrale (vedi Fides 18/6/2008). (RG) (Agenzia Fides 26/6/2008)


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