AMERICA/ARGENTINA - Segnalati dai Vescovi gravi errori nei “Lineamenti curricolari per l’Educazione sessuale integrale” approvati nel Paese

mercoledì, 18 giugno 2008

Buenos Aires (Agenzia Fides) - La Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica della Conferenza Episcopale Argentina, a seguito dell’approvazione dei “Lineamenti curricolari per l’Educazione sessuale integrale” nelle scuole, ha pubblicato una Nota rivolta a genitori, autorità educative in generale, dirigenti e docenti di istituti, alunni e ad ogni persona di buona volontà preoccupata per l’educazione, al fine di chiarire aspetti importanti circa i contenuti del Documento approvato.
Durante tutto il processo di elaborazione di questo Documento, la Chiesa ha partecipato attivamente “affinché i contenuti finali contribuissero a consolidare la formazione armonica ed equilibrata della persona, in un tema cosi delicato come l’educazione sessuale”. Tuttavia, affermano i Vescovi, molti dei loro contributi non sono stati recepiti nel testo, mentre altri vi appaiono in modo equivoco. Da qui la necessità di diffondere una nota di chiarimento.
In primo luogo, secondo i Vescovi, il Documento “omette l’ordinamento della sessualità umana all’amore, oscurando il senso della complementarietà fisica, spirituale e morale dell’uomo e della donna e non considera la concezione del matrimonio come un’opzione di vita”. Allo stesso tempo, omette “il ruolo della famiglia come agente naturale e primario dell’educazione dei propri figli e dei loro conseguenti diritti”.
Il documento “presenta come diritto fondamentale dei bambini e degli adolescenti l’accesso ai metodi contraccettivi” e sollecita i minorenni affinché facciano valere questo loro diritto. Al tempo stesso “minimizza la dimensione etica della sessualità centrata su valori e virtù morali”.
D’altra parte, continua la nota dei Vescovi, “enfatizza l’uso unico ed obbligatorio di elementi di prevenzione per evitare il contagio dell’AIDS che, oltre ad essere moralmente eccepibili, hanno prodotto risultati negativi ed insufficienti in tutto il mondo”. Inoltre “omette completamente l’educazione all’astinenza e alla fedeltà mutua”. “Si concepisce l’identità sessuale come una costruzione socio-storico-culturale, relegando il fatto che la persona umana, per la sua concezione biologica, è sessuata, uomo o donna”.
Per questi motivi, i Vescovi “esortano tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà, specialmente genitori ed educatori, ad assumersi le responsabilità che loro competono in questa occasione, sentendosi accompagnati dalla Chiesa, Madre e Maestra”. (RG) (Agenzia Fides 18/6/2008)


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