ASIA/COREA - Nel mese di maggio, dedicata alla Vergine Maria e alla Famiglia, anche importanti segni di dialogo tra Cattolici e Buddisti

venerdì, 9 maggio 2008

Seul (Agenzia Fides) - Le comunità cattoliche e buddiste della Corea stanno vivendo intensamente il mese di maggio. Mese della Festa di Vesakh per i Buddisti, mese Mariano per i Cattolici. Mese, dunque, di celebrazioni da vivere con intensità e nel segno dell’amicizia e della costruzione di una società migliore. Tra le due comunità, infatti, vi sono importanti segni di dialogo. Il Presidente della Commissione per la promozione dell’unità dei cristiani e del dialogo interreligioso, Sua Ecc. Mons. Hyginus Kim Hee-joong, Ausiliare di Kwangju, l’8 maggio, ha visitato il tempio buddista di Seungju-eup, nel Sud-Est della Corea, in occasione della Festa di Vesakh del prossimo 12 maggio. L’occasione è stata propizia per presentare il Messaggio che il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha rivolto ai buddisti proprio in occasione della Festa di Vesakh.
Il Card. Nicholas Cheong Jinsuk, Arcivescovo di Seoul, ha inviato un Messaggio ai Buddisti coreani di Jogye attraverso il quale ha voluto rivolgere i migliori auguri dei Cattolici ai Buddisti per questa loro importante ricorrenza. Inoltre ha auspicato che Cattolici e Buddisti possano in futuro continuare a costruire una società basta sull’amore e sull’amicizia, nel rispetto delle rispettive differenze.
Il mese di Maggio è importante non solo per la comunità buddista coreana, ma anche per quella cattolica. È, infatti, il mese che i coreani dedicano alla Madonna e alla Famiglia. Per l’occasione, Sua Ecc. Mons. Andrew Yeom Soo-jung, Ausiliare di Seul, ha chiesto che la fede possa favorire il rispetto della dignità della donna all’interno della sua speciale vocazione di dedizione alla famiglia, per intercessione della Beata Vergine Maria. Mons. Yeom Soo-jung ha anche chiesto a tutti di compiere un gesto materiale di aiuto ai poveri della Corea. Nel fare ciò ha ricordato la Lettera Apostolica “Mulieris dignitatem” del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II sulla dignità e vocazione della donna in occasione dell’Anno Mariano 1988. Secondo Mons. Yeom Soo-jung “la vita di Maria è il più grande esempio che manifesta la dignità della donna e i suoi diritti”, una dignità chiamata a far parte del Mistero di Dio. (P.R.) (Agenzia Fides 9/5/2008 - Righe 25; Parole 347)


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