AFRICA/SUDAN - Il dramma del Darfur: 300mila morti, oltre due milioni di sfollati interni e 260mila rifugiati nei Paesi vicini

martedì, 29 aprile 2008

Khartoum (Agenzia Fides)-Un conflitto che ha provocato dal 2003 ad oggi 300mila morti. È il dramma del Darfur, regione del Sudan occidentale, dove dal febbraio 2003 una serie di gruppi armati ha scatenato una ribellione contro il governo centrale di Khartoum. La repressione della rivolta è stata affidata a milizie filo-governative che colpiscono soprattutto la popolazione civile, costretta a rifugiarsi in campi per sfollati all'interno del Darfur e in campi profughi nei confinanti Ciad e Repubblica Centrafricana.
Nel suo appello al Regina Coeli di domenica 27 aprile, Sua Santità Papa Benedetto XVI, ha ricordato “la tragedia senza fine per centinaia di migliaia di persone indifese e abbandonate a sé stesse” di questa regione.
Secondo John Holmes, Sottosegretario delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, le vittime del conflitto sono 300mila. Una cifra contestata dalle autorità sudanesi: in base ai loro calcoli, in Darfur sono state uccise solo 10mila persone. Holmes calcola non solo le persone morte a causa dei combattimenti, ma anche le vittime indirette del conflitto: coloro che hanno perso la vita per le malattie e la malnutrizione che sono causate dalla situazione di violenza e di guerra. Il Sottosegretario delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari ammette però che la cifra di 300mila non è basata su un criterio scientifico ma è una “seria estrapolazione” di precedenti rapporti. Nel 2006 l'ONU affermava che le vittime del Darfur erano 200mila. Visto che la situazione non è migliorata è ipotizzabile affermare che “questa cifra sia ora molto più alta” afferma Holmes, secondo cui su 6 milioni di abitanti del Darfur, oltre 4 milioni sono colpiti in un mondo o nell'altro dal conflitto. Gli sfollati interni sono 2 milioni 450mila e i rifugiati in Ciad e Centrafrica sono 260mila.
Per proteggere e portare assistenza alla popolazione civile è stata varata una forza mista ONU/Unione Africana, il cui dispiegamento incontra seri ostacoli di ordine politico e tecnico. Finora sono stati dispiegati solo 9mila dei 26mila uomini previsti. Per potere operare su un territorio vasto quanto la Francia, i soldati della forza internazionale necessitano di una flotta di elicotteri. Solo pochi Paesi si sono impegnati a fornire gli aeromobili necessari.
Il conflitto ha un'origine legata ai rapporti di forza all'interno del Sudan, sul quale però si sono inseriti gli interessi di diverse potenze che mirano alle potenziali ricchezze della regione, dal petrolio alla gomma arabica. (L.M.) (Agenzia Fides 29/4/2008 righe 28 parole 396)


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