ASIA/LIBANO - I francescani in Libano per portare un annuncio di pace e di speranza

lunedì, 28 aprile 2008

Beirut (Agenzia Fides) - Sono presenti in Libano per seminare pace e speranza, in una terra travagliata da conflitti, segnata da sacche di povertà: i francescani dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali svolgono da 40 anni la loro missione in Libano e non si sono lasciati scoraggiare dai problemi, dalle fatiche, dalle violenze che incontrano nella loro missione. Nello spirito di fraternità del Poverello di Assisi, continuano a portare una testimonianza di semplicità, di dialogo, di apertura all’altro, di preghiera anche nelle situazioni che sembrano disperate.
Per il 40° anniversario di presenza nella città di Sin el Fil (1968-2008) e per il 20° anniversario dell'inaugurazione della chiesa e del convento dedicati a sant’Antonio (1988-2008), la fraternità francescana conventuale del Libano, unita ad amici, benefattori e a numerosi fedeli, ha voluto celebrare queste due ricorrenze rendendo grazie al Signore e lanciando un messaggio di riconciliazione e speranza per il futuro della “terra dei cedri”..
Alla presenza del Ministro generale, fra Marco Tasca, i frati della Delegazione per il Medio Oriente si sono riuniti nella chiesa di sant'Antonio di Padova a Sin el Fil per una Celebrazione Eucaristica, a cui hanno partecipato Vescovi, sacerdoti e fedeli cattolici di comunità di diversi riti, giunti da ogni parte del paese.
Nell’Eucarestia, presieduta dal Ministro generale, si sono voluti ricordare gli inizi della missione, le difficoltà, le prospettive di presenza e impegno in un paese martoriato dalla guerra civile (1975-1990), da tempo segnato da instabilità politica e economica. Una presenza che è “segno della nostra speranza e della nostra fede nel Signore e nella sua Provvidenza”, affermano i frati.
Al termine della celebrazione i presenti hanno vissuto un momento di festa e convivialità. Attualmente la fraternità francescana conventuale di Sin el Fil è composta da sette frati, di età e provenienze diverse. La comunità è chiamata ad aprirsi verso nuovi orizzonti: è infatti in cantiere l’apertura di un secondo convento a Zahlé (Bekaa) destinato all'accoglienza delle vocazioni locali, che il Signore sta donando alla fraternità. (PA) (Agenzia Fides 28/4/2008 righe 27 parole 272)


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