EUROPA/SPAGNA - Giornata per le Vocazione native: “di fronte alla carenza di vocazioni dobbiamo lavorare per non lasciarci prendere dallo scoraggiamento e dall’angoscia”

giovedì, 24 aprile 2008

Madrid (Agenzia Fides) - “La Giornata per le Vocazione native ci porta ad essere realisti e ci fa vivere con maggiore responsabilità. In un contesto inquinato dal laicismo e soggiogato dal consumismo, la vita consacrata si trasforma ogni giorno di più in segno di speranza ed in punto di riferimento che offre la testimonianza della dimensione trascendente della vita e dell’esistenza”. È quanto afferma Mons. Francisco Pérez González, Arcivescovo di Pamplona-Tudela e Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) della Spagna nel messaggio diffuso in occasione della Giornata per le Vocazioni native, che la Chiesa della Spagna celebra domenica prossima, 27 aprile.
Il tema della Giornata è “Responsabilità di tutti” perché, come spiega Mons. Pérez González, “continuare a seminare l’inquietudine vocazionale nei giovani è un grande dovere di tutti”. Inoltre ricorda che “tutti coloro che hanno la facoltà di insegnare”, devono sentirsi obbligati ad essere “fautori del risveglio delle coscienze” e “animatori vocazionali”, “affinché le stesse persone alle quali ci rivolgiamo trovino la strada più adeguata per loro e diventino responsabili davanti a Dio e davanti alla Chiesa con dedizione e spirito di servizio”. Il Direttore Nazionale delle POM considera inoltre che “i consacrati, che sono come il lievito in mezzo alla massa, sono tenuti a rendere visibile la santità in mezzo alla società”. Per questo “si debiliterebbe ed impoverirebbe progressivamente il nostro mondo senza la loro presenza”. Anzi “la stessa società chiede tali vocazioni, anche se a volte non si comprende il loro reale modo di vita o la loro caratteristica di donazione”.
Perciò, benché “ci troviamo di fronte a momenti non facili per le vocazioni di speciale consacrazione, poiché la tirannia del libertinaggio e delle ideologie marcate da un materialismo pratico fa deviare lo sguardo a molti giovani che orientano la loro vita al margine di questa esperienza di fede”, tutti “dobbiamo lavorare affinché non ci lasciamo prendere dallo scoraggiamento e dall’angoscia”. Per questo, conclude Mons. Pérez González, “nella Giornata per le Vocazioni Native chiederemo al Padrone della messe che invii vocazioni abbondanti”.
Secondo i dati resi noti dalle POM della Spagna, i nuovi sacerdoti provengono - e sempre di più - dell’Africa e dall’Asia. Nell’ultimo quarto di secolo, il numero dei seminaristi è triplicato nel continente nero, ed in Asia ha sperimentato uno spettacolare aumento, con un 125 per cento di presenze in più. L’incremento è sensibile anche nelle vocazioni alla vita consacrata: ci sono attualmente quasi 150.000 religiose nei territori di missione, 31.000 in più rispetto a quindici anni fa. Nello stesso periodo di tempo, il numero dei religiosi è aumentato di 38.000 unità, superando il numero di 51.000.
Dal 2003 la Santa Sede ha creato 69 nuove Diocesi nel mondo. Di queste: 17 sono state create in Africa, 15 in America, 23 - un terzo - in Asia, 12 in Europa e 2 in Oceania. Inoltre, durante il 2007, sono 81.323 i seminaristi che hanno ricevuto aiuto. Tra questi 27.329 sono seminaristi maggiori, 3.864 seminaristi del ciclo propedeutico e 50.130 seminaristi minori. L’Opera di San Pietro Apostolo ha aiutato 942 seminari in tutti il mondo e 3.534 novizi e 6.018 novizie.
L’Opera di San Pietro Apostolo in Spagna sta promuovendo anche una campagna speciale per offrire borse di studio per le vocazioni e da anni sta conducendo una Campagna speciale tra i Monasteri di vita contemplativa affinché intensifichino la loro preghiera per le “Vocazioni Native”. (RG) (Agenzia Fides 24/4/2008; righe 41, parole 564)


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