NAZIONI UNITE - La “sicurezza alimentare”: priorità per gli interventi umanitari

venerdì, 18 aprile 2008

Roma (Agenzia Fides) - Per dare una risposta efficace al problema della fame e della crisi alimentare che sta sconvolgendo Asia e Africa, è necessaria una riforma radicale nell’approccio globale adottato dalla comunità internazionale. E’ l’appello lanciato da Oxfam International e da altre organizzazioni umanitarie nell’ambito della conferenza organizzata dalla FAO dal titolo “Ripensare la sicurezza alimentare nell’intervento umanitario” (Roma, 16-18 aprile).
Per la conferenza, sono giunti a Roma 60 esperti di oltre trenta organizzazioni internazionali di aiuto umanitario, con lo scopo di discutere dell’emergenza fame e trovare soluzioni. A livello internazionale, denuncia Oxfam Gran Bretagna, la macchina degli aiuti risponde a problemi cronici come se fossero imprevedibili. Di conseguenza, gli aiuti alimentari e l’assistenza umanitaria arrivano spesso in ritardo.
Tra i documenti in discussione, il nuovo rapporto sulla sicurezza alimentare della “Tufts University” di Boston (Usa): lo studio rivela che, mentre diminuiscono le vittime di grandi disastri, un numero sempre maggiore di persone soffre di carenze alimentari causate da eventi di proporzioni più ridotte, come siccità, tensioni sociali e disordini, che hanno impatti devastanti sulle economie dei paesi in via di sviluppo.
Le Ong hanno rilanciato l’allarme “sicurezza alimentare”, dovuto alla crisi del rialzo dei prezzi del riso e dei cereali su scala globale, che va ad aggravare l’emergenza. Nonostante l’impegno della comunità internazionale, infatti, circa 10 milioni di persone muoiono ogni anno a causa della malnutrizione, mentre 850 milioni non hanno cibo a sufficienza. Il numero delle persone malnutrite, inoltre, cresce al ritmo di quattro milioni l’anno. Recentemente, il Programma Alimentare Mondiale (PAM), che assiste 73 milioni di persone nel mondo, ha avvertito che sarà costretto a razionare gli aiuti alimentari se non otterrà altri 500 milioni di dollari, necessari per rispondere all’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari e del carburante. (PA) (Agenzia Fides 18/4/2008 righe 26 parole 269)


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