AFRICA - “Il 21° secolo sarà il secolo dell'Africa e dell'Asia” ha dichiarato il Premier indiano aprendo il primo Vertice tra India ed Africa

mercoledì, 9 aprile 2008

New Delhi (Agenzia Fides)- Investimenti, commerci, sicurezza energetica, cambiamenti climatici, riforma delle Nazioni Unite e peacekeeping. Sono questi i principali temi discussi nel primo Vertice tra India e Africa che si è aperto l'8 aprile a New Delhi.
Nell'aprire i lavori, il Primo Ministro indiano Manmohan Singh ha sottolineato l'importanza che il suo governo accorda all'aumento dei commerci tra l'India e l'Africa, annunciando che New Delhi accorderà un accesso preferenziale al mercato indiano per le merci di 50 Paesi in via di sviluppi, 34 dei quali sono africani. Tra i prodotti sui quali verranno applicati forti scontri tariffari vi sono cotone, cacao, alluminio, rame, diamanti non industriali e zucchero di canna. Il Premier indiano ha inoltre annunciato un progetto per raddoppiare nei prossimi 5 anni i crediti al continente africano. Attraverso la propria Banca di Import-Export nel periodo 2003-2008, l'India ha concesso crediti per un ammontare di 2,15 miliardi di dollari a favore di una serie di progetti in diversi Paesi africani. Questa somma è stata portata a 5,4 miliardi di dollari.
L'India intende mettere a disposizione dell'Africa il proprio know how nel campo delle tecnologie dell'Informazione (Information Technology, IT), della produzione energetica e nella gestione di imprese di medie e piccole dimensioni attraverso l'uso di partnership tra il settore pubblico e quello privato.
Sul piano politico, New Delhi cerca l'appoggio degli Stati africani per diventare Membro Permanente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Si discute infatti da tempo di una riforma di quest'organo e di una sua espansione con l'inclusione di nuovi Membri Permanenti, oltre ai 5 che ne fanno già parte (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia). Tra i Paesi che aspirano alla carica vi sono l'India, il Brasile e il Sudafrica, tre Stati che hanno avviato un forum comune per coordinare le loro politiche in campo economico, diplomatico e strategico (vedi Fides 18/10/2007). Il Premier indiano ha sottolineato la necessità per l'Africa e per l'India di trasformare le istituzioni internazionali per creare un sistema economico più equo. “Il 21° secolo sarà il secolo dell'Africa e dell'Asia” ha auspicato Singh. In effetti, i Paesi asiatici e quelli africani sono sempre più uniti da accordi commerciali, strategici, diplomatici e culturali. Il Vertice promosso da New Delhi è ispirato a quello tra Cina ed Africa del 2006, che ha visto la partecipazione delle delegazioni di 48 Stati africani (vedi Fides 6/11/2006). I due giganti asiatici mirano ad ampliare la loro presenza economica e la loro influenza politica in Africa, presentandosi come Paesi non colonialisti (anzi anche loro hanno subito il colonialismo), che non interferiscono nella politica interna dei singoli Stati e che propongono una partnership libera dal retaggio del passato.
La retorica sul “futuro comune” non può però nascondere la corsa per il controllo delle risorse africane, energetiche e non, dalla quale dipendono le economie dei vecchi e dei nuovi Paesi sviluppati. (L.M.) (Agenzia Fides 9/4/2008 righe 35 parole 509)


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