EUROPA/SPAGNA - Dopo tre anni, il 30 maggio si conclude la Missione Giovane con un Atto di Consacrazione al Cuore di Gesù, ringraziando Dio per i frutti apostolici ricevuti.

lunedì, 7 aprile 2008

Madrid (Agenzia Fides) - Dopo 3 anni intensi, venerdì 30 maggio, presso il ‘Cerro de los Ángeles’ di Madrid (Spagna) si concluderà la Missione Giovane con un Atto di Consacrazione al Cuore di Gesù, ringraziando Dio per i frutti apostolici ricevuti. La Missione giovane è stata convocata dai Vescovi delle Diocesi di Madrid, Alcalá e Getafe e prese il via, dopo più di un anno di preparazione, l’11 novembre 2006, nella Piazza di Oriente, davanti ad una platea di 10.000 giovani.
A motivo della ricorrenza, i 7 Vescovi delle Diocesi coinvolte hanno inviato una Lettera Pastorale ai giovani, invitandoli a partecipare alla cerimonia. “La missione che abbiamo realizzato - affermano i Vescovi - è stata soprattutto un’azione di Cristo che si è servito di tutti noi per vincere il male e il peccato che esiste nel nostro mondo e, specialmente, tra i giovani”. Al termine della stessa, “siamo allegri perché, con le nostre diverse azioni, abbiamo servito Cristo nella sua azione di salvezza. Gli abbiamo prestato le nostre mani ed i nostri piedi, le nostre parole e le nostre azioni, la nostra persona integrale per essere soprattutto suoi testimoni portando la buona notizia del Vangelo, che è il Vangelo del perdono e della povertà”. Durante la missione, come affermano i Vescovi, i giovani sono stati testimoni dell’amore di Dio verso gli uomini, hanno sperimentato “che la Parola di Dio è poderosa, capace di penetrare i cuori e convertirli”, che il “suo amore vince ogni ostacolo e che la maggiore disgrazia che possono sperimentare i giovani di oggi è ignorare Cristo”.
Per tutto ciò, e come azione di grazie per i frutti ricevuti, i Vescovi hanno convocato i giovani nel Cerro de los Ángeles (Getafe), posto venerabile di pellegrinaggi, dove vi è il culto del Cuore di Cristo. Nello stesso posto sono sepolti i corpi di cinque giovani che hanno dato la loro vita per Cristo nel martirio che soffrirono il 23 luglio del 1936. Il loro “ricordo indimenticabile, come quello di tanti altri giovani che hanno dato la vita per Cristo, ci aiuterà ad essere fedeli al Signore offrendo le nostre vite al suo servizio”.
“Come giovani che vi aprite alla vita - continua la Lettera - ponete il vostro sguardo nell’Amore che è Cristo crocifisso ed in Lui troverete, come hanno fatto i santi, la vostra vera vocazione all’amore, la vostra strada e la piena realizzazione”. I Vescovi ribadiscono che è necessario stare con Cristo, “trascorrere il tempo con Lui e lasciarci trasformare dai suoi propri sentimenti ed atteggiamenti, fino ad arrivare a possedere un cuore come il suo, umile e mite”.
I Vescovi incoraggiano altresì i giovani a guardare al futuro con speranza e ricordano loro che “la Chiesa è sempre in missione, poiché non può smettere di annunciare che Dio è amore e vuole essere amato da tutti gli uomini”. (RG) (Agenzia Fides 7/4 / 2008


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