ASIA/CAMBOGIA - A Pasqua 23 battesimi di adulti in seno alla comunità vietnamita del piccolo villaggio di Svay Pak, conosciuto per la prostituzione, i tanti malati di Aids, la droga e la violenza

venerdì, 28 marzo 2008

Svay Pak (Agenzia Fides) - Il piccolo villaggio di Svay Pak, una quindicina di chilometri a nord di Phnom Penh, ha celebrato la Settimana Santa e la solennità di Pasqua nella gioia di una comunità rinforzata dalla presenza di 23 nuovi battezzati, tutti adulti, vietnamiti e cambogiani. Le celebrazioni del Triduo Pasquale sono state seguite con molto fervore in questo villaggio, conosciuto per la prostituzione, sia adulta che infantile, l’alto numero delle persone malate di Aids, la droga e la violenza in ambito familiare. Sono presenti in questo villaggio 70 famiglie cattoliche.
Somnang, 23 anni, era molto felice della celebrazione del suo Battesimo. Questa ragazza ha scoperto la Chiesa cattolica grazie alla testimonianza dei suoi vicini. Dopo un periodo di catecumenato di circa tre anni, ha ricevuto il Battesimo, come gli altri suoi amici, durante la Veglia pasquale, che è durata quasi tre ore. Tra i neobattezzati, una persona di una quarantina d’anni, Dara, cambogiana, che abita ad alcuni chilometri di distanza, sulla strada che conduce a Battambang, ha conosciuto la Chiesa cattolica nei campi profughi in Tailandia. Da alcuni anni è diventata una presenza fervente in seno alla comunità vietnamita.
Padre Bruno, che ha presieduto i riti della Settimana Santa in questa comunità, che non ha un sacerdote residente, fa notare all’Agenzia Fides quanto sia raro vedere tanti battesimi di adulti in una comunità vietnamita: “Dopo 13 anni di presenza in Cambogia, è la prima volta che sono testimone di questa crescita radiosa nella parrocchia di Santa Maria Maddalena. Generalmente, i cattolici vietnamiti chiedono il Battesimo per i bambini piccoli, ma assistiamo solo molto raramente a Battesimi di adulti. Sette anni fa, erano state battezzate una decina di persone: i rischi della guerra non avevano permesso di farlo prima. Questa volta, abbiamo la presenza di un gruppo di neobattezzati decisi a prendere parte attiva nella vita della comunità”. Nell’omelia di Pasqua, Padre Bruno ha sottolineato quanto la testimonianza della comunità sia importante per l’intero villaggio: “hanno per missione di far risplendere intorno a loro il messaggio di Cristo risorto, venuto a trasformare la nostra vita”. (P.B.) (Agenzia Fides 28/3/2008; righe 24, parole 353)


Condividi: