EUROPA/ITALIA - Don Giussani: a tre anni dalla morte un nuovo studio su una delle personalità più interessanti del Novecento

mercoledì, 12 marzo 2008

Roma (Agenzia Fides) - A tre anni dalla scomparsa del sacerdote brianzolo mons. Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, Roberto Di Ceglie, docente di Filosofia della religione presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense, dedica alla sua pedagogia un volume dal titolo emblematico: “Don Giussani, una religione per l’uomo” (edizioni Cantagalli). La presentazione del libro, svoltasi l’11 marzo, presso la Pontificia Università Lateranense, è stata l’occasione per ripercorrere l’opera di don Giussani, attraverso le parole di studiosi, ma soprattutto di uomini rimasti affascinati dal suo carisma.
Il moderatore dell’incontro, il giornalista Andrea Pamparana, è entrato subito nel vivo, citando una frase di don Giussani (secondo la quale una autentica religiosità si basa sulla difesa ad oltranza del valore della ragione), e l’ha posta in relazione con un passo del discorso di Benedetto XVI a Ratisbona (settembre 2006): “Non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio”. Ragione come fulcro del pensiero di don Giussani, pensiero carico di modernità. La modernità è il leit motive del contributo di S.E. Card. Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, che inizia il suo intervento col racconto di quel viaggio in treno di circa sessant’anni fa in cui, attraverso il dialogo con alcuni giovani, Giussani si accorse che le nuove generazioni avevano dimenticato persino l’”alfabeto” del cristianesimo. Decise di dedicarsi a far conoscere ed incontrare Cristo a quei giovani, ai giovani del suo tempo, e non solo, attraverso quella che il Prof. Di Ceglie chiama la “pastorale dell’intelligenza”. La proposta di don Giussani, ed il volume di Di Ceglie lo rimarca bene, come ha affermato anche l’Arcivescovo di Bologna, consta di un profondo e quasi inestricabile legame tra la modernità e l’individuale itinerario umano verso Cristo: la verità del cristianesimo è costituita dalla corrispondenza tra ciò che propone e l’ humanum come tale. Il cristianesimo corrisponde all’uomo perché è vero. La grande intuizione di don Giussani, nelle parole del Card. Caffarra, viene riconosciuta nel fatto che “ha proposto il cristianesimo come verità intera sul bene dell’uomo, perché corrispondente all’esperienza originale dell’uomo stesso, uomo consapevole della sfida della modernità”.
Il Prof. Di Ceglie ha concluso l’incontro richiamando la centralità della verità e della sua ricerca in tutta la vita di don Giussani. Il suo libro, quindi, risulta essere un serio tentativo di scavare una delle personalità più interessanti del Novecento. (P.C.) (Agenzia Fides 12/3/2008; righe 28, parole 395)


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