EUROPA/SPAGNA - Lettera del Vescovo di Palencia: “I Vescovi non hanno fatto altro che offrire ai cattolici alcuni criteri morali per orientarsi prima di decidere liberamente il proprio voto”

martedì, 5 febbraio 2008

Palencia (Agenzia Fides) - Mons. José Ignacio Munilla, Vescovo di Palencia, ha scritto una Lettera nella quale incoraggia una lettura diretta della Nota della Commissione Permanente della Conferenza Episcopale Spagnola (vedi Fides 1/2/2008), “senza intermediari che indispongono alla sua accoglienza”, ed offre alcune considerazioni per riflettere sulla Nota stessa.
In primo luogo, Mons. Munilla afferma che “ogni volta è più difficile sperare che i principi morali che propone la Chiesa siano oggetto di un consenso generalizzato”. Perciò, oltre alla pluralità di pensiero, si deve sottolineare la differenza di atteggiamento tra la dichiarazione dei Vescovi e le dichiarazioni e lo stile dei politici che sono seguite. In effetti, i Vescovi affermano di rispettare coloro che vedono le cose in modo diverso, e chiedono semplicemente “libertà e rispetto per proporre liberamente il nostro modo di vedere le cose, senza che nessuno si senta minacciato, né il nostro intervento venga interpretato come un’offesa o come un pericolo per la libertà degli altri”. Il loro unico obiettivo, fanno sapere, è “collaborare sinceramente all’arricchimento spirituale della nostra società, al consolidamento dell’autentica tolleranza e della convivenza nel mutuo rispetto, nella libertà e nella giustizia, come fondamento imprescindibile della vera pace”. Mons. Munilla chiarisce quindi che è completamente falsa l’affermazione secondo cui la Chiesa cattolica sarebbe “entrata in campagna elettorale”. L’unica cosa che hanno fatto i Vescovi è stato di “offrire ai cattolici una serie di criteri morali per orientarsi prima di decidere liberamente la propria preferenza”. Tra questi criteri vi sono: “il rispetto di ogni vita umana, dal concepimento fino alla sua morte naturale; la tutela giuridica del matrimonio; l’appoggio alla famiglia nel suo diritto ad educare moralmente i propri figli; la fermezza davanti al ricatto terroristico; la distinzione tra sana laicità e laicismo; la moderazione dei nazionalismi; l’attenzione speciale agli immigranti; l’abitazione accessibile a tutti; il rispetto della natura; la collaborazione allo sviluppo internazionale dei Paesi; la difesa della donna discriminata e vilipesa; la lotta contro la schiavitù delle reti di prostituzione; la denuncia delle differenze ingiuste tra persone e comunità autonome, eccetera”. “La Nota - aggiunge il Vescovo di Palencia - non giudica affatto i differenti partiti politici. Si limita a dichiarare una dottrina morale consolidata, senza fare riferimento a nessuno in concreto”.
Infine Mons. Munilla manifesta una speranza e un interrogativo: dato che nessun partito politico soddisfa la totalità degli orientamenti morali “è possibile che emergano iniziative laico-cattoliche desiderose di sviluppare una vocazione politica coerente con l'ideale cristiano, in modo da non vederci obbligati ad optare indefinitamente per il cosiddetto male minore?”. (RG) (Agenzia Fides 5/2/2008; righe 30, parole 421)


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