AFRICA/KENYA - Ucciso un secondo deputato dell’opposizione. Odinga: “Complotto contro di noi”

giovedì, 31 gennaio 2008

Nairobi (Agenzia Fides)- “Non sappiamo cosa potrà succedere, abbiamo notizie di scontri ad Eldoret ma sono ancora informazioni molto frammentarie” riferisce all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa locale da Nairobi, dopo l’uccisione di un secondo deputato dell’opposizione, avvenuta oggi, 31 gennaio ad Eldoret, nel nord ovest del Kenya.
Secondo la versione delle autorità il deputato David Kumutai Too, sarebbe stato ucciso da un agente addetto alla circolazione stradale, geloso della donna che si accompagnava al deputato, anch’essa assassinata. Una versione che è stata respinta da Raila Odinga, leader dell’Orange Democratic Movement (ODM), che parla di un complotto per indebolire l’opposizione e ridurre la maggioranza ottenuta in Parlamento.
Il 28 gennaio era stato ucciso in un agguato a Nairobi Mugabe Were, sempre dell’ODM (vedi Fides 29/1/2008): una morte che aveva provocato nuovi disordini in alcuni quartieri della capitale. “I deputati di entrambi i partiti erano scesi per le strade per placare gli animi e c’erano riusciti. Nairobi oggi appariva calma, ma dopo questo nuovo omicidio non si sa cosa può succedere” dice la fonte di Fides. L’incontro tra il Presidente Mwai Kibaki e Odinga aveva suscitato caute speranze, anche se nella Rift Valley gli scontri non sono mai cessati del tutto e si possono aprire nuovi fronti. “Abbiamo avuto notizia che la polizia ha fermato tre pulmini di giovani Kalenjin al confine con l’Uganda. Uno sviluppo preoccupante perché i Kalenjin si sono divisi durante il voto: i giovani propendevano per l’ODM, mentre gli anziani per il partito del Presidente. Lo scontro quindi non è solo tra etnie ma è anche all’interno delle diverse comunità” conclude la nostra fonte. (L.M.) (Agenzia Fides 31/1/2008 righe 24 parole 282)


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