EUROPA/ITALIA - 55a GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA - Nuovi casi rilevati nel mondo nel 2006: 265.661

venerdì, 25 gennaio 2008

Roma (agenzia Fides) - Oggi la sorveglianza epidemiologica e il trattamento adeguato dei casi rimangono priorità assolute nella gestione dei programmi di controllo della malattia. Nei paesi endemici la diagnosi è ancora tardiva e molto spesso la persona colpita dalla malattia giunge nei servizi sanitari con disabilità irreversibili. Alcune di queste, specie se colpiscono gli arti e l’apparato visivo, possono svilupparsi anche dopo la cura batteriologica, mantenendo alte le paure ed i pregiudizi. Inoltre, molti dei problemi creati dalla lebbra non sono suscettibili al trattamento medico, perché non sono problemi sanitari ma socio economici. Infatti, la diminuzione dei casi registrati nel mondo, grazie al trattamento efficace, non corrisponde alla diminuzione della sofferenza delle persone che, dopo la cura, in molti casi permangono isolate, segregate, senza lavoro e senza possibilità di reinserimento sociale.
Questa situazione ci mostra che gli obiettivi dei piani di controllo sanitario non possono più essere focalizzati unicamente sulla diminuzione del numero dei casi. Per combattere la malattia, diventa necessario promuovere un approccio olistico che includa una vasta gamma di azioni: diagnosi precoce e trattamento clinico adeguato dei casi per prevenire le disabilità, riabilitazione fisica delle persone con disabilità, educazione sanitaria ed informazione per la popolazione in generale, formazione professionale e riabilitazione socio economica in favore delle persone colpite dalla malattia e delle loro famiglie. In questo modo, il controllo sanitario della lebbra non ha più solo una dimensione fisiologica, dettata da parametri microbiologici, ma diventa espressione di un lavoro che intende rivitalizzare la dignità della persona.
(AIFO/AP) (25/1/2008 Righe:25; Parole:274)


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