EUROPA/ITALIA - 55a GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA - Attualmente circa 10 milioni di persone hanno la vita segnata dalla lebbra

venerdì, 25 gennaio 2008

Roma (Agenzia Fides) - Sono ancora 259.000 i nuovi casi di lebbra registrati ogni anno, pari a circa 750 casi al giorno. Attualmente circa 10 milioni di persone hanno la vita segnata dalla malattia, benché da essa si possa guarire. Il prossimo 27 gennaio 2008 l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) si appresta a celebrare la 55a Giornata mondiale dei malati di lebbra.
Si tratta ormai di un appuntamento internazionale, istituito da Raoul Follereau nel 1954 e riconosciuto ufficialmente dall’ONU. La giornata gode ogni anno dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica italiana, a testimonianza del suo rilievo internazionale e dell’attualità dei problemi che essa pone all’attenzione della società. Anche il Papa ha pronunciato negli scorsi anni, in occasione della Giornata Mondiale, parole di solidarietà e di sostegno verso i malati di lebbra di tutto il mondo, esprimendo l’auspicio che la malattia sia definitivamente sconfitta.
La giornata rientra nell’ampia campagna internazionale contro la diffusione della lebbra che si prefigge di: informare sulla curabilità della malattia, così da toglierle l’alone di paura che ancora l’accompagna e che causa l’emarginazione dei malati; favorire la riabilitazione delle persone guarite, in modo che possano reinserirsi attivamente nella società; sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza delle donazioni, al fine di poter offrire cure tempestive che evitino danni irreversibili; informare la società civile nei confronti dei problemi relativi allo sviluppo socio-sanitario dei Paesi a basso reddito.
In Italia, tra le varie iniziative organizzate in occasione della Giornata anche quest’anno, i volontari dell’AIFO distribuiranno nelle piazze il “Miele della Solidarietà”, vasetti di miele proveniente dai circuiti del Commercio Equo e Solidale, in collaborazione con Agesci e Commercio Alternativo. Giunta alla sua settima edizione, l’iniziativa si pone come obiettivo la raccolta di fondi in favore dei progetti AIFO per la cura della lebbra in Africa e la sensibilizzazione della cittadinanza sui problemi della lebbra e dello sviluppo sanitario in Brasile. Il miele che sarà offerto proviene da piccoli produttori delle aree rurali della Croazia e sarà confezionato in sacchetti di iuta confezionati dagli ex malati di lebbra del Progetto Sumana Halli a Bangalore in India.
Nella precedente edizione circa 3000 volontari AIFO distribuirono in 800 piazze oltre 38.000 vasetti di miele. Le donazioni ricevute ammontarono ad oltre 350.000 euro. Quest’anno AIFO si è posta il traguardo di raggiungere una diffusione ancora più vasta e capillare su tutto il territorio italiano. Il numero dei vasetti di miele prenotati è superiore a 46.000.
In Spagna, l’associazione Fontilles, della diocesi di Madrid, è al lavoro con i volontari che per le strade ricorderanno le milioni di persone che continuano a soffrire le conseguenze fisiche e sociali della lebbra.
In Francia, “Voglio Vivere” l’Associazione-madre Raoul Follereau di Parigi ha preparato una e.mailing di informazioni con un intervento del Dr. Pierre Bobin, per lunghi anni direttore medico dell'Institut Marchoux a Bamako-Mali, ora segretario generale dell'Associazione dei leprologi di Lingua Francese e membro della Commissione medica francese.
(AP) (25/1/2008 Agenzia Fides; Righe:42; Parole:504)


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