EUROPA/ITALIA - “Signore, insegnaci ad amare. Insegnaci a non amare noi stessi, a non amare soltanto i nostri, a non amare soltanto quelli che amiamo, insegnaci a pensare agli altri, ad amare, in primo luogo quelli che nessuno ama”: il responsabile della Fraternità sacerdotale Jesus Caritas, mons. Colavero, ricorda Raoul Follereau a 30 anni dalla morte

martedì, 11 dicembre 2007

Pompei (Agenzia Fides) - Sono poche righe della preghiera che mons. Giuseppe Colavero, responsabile della Fraternità sacerdotale Jesus Caritas, nata dalla ricerca di un gruppo di preti diocesani al seguito delle intuizioni di Charles de Foucauld e Presidente dell'Associazione internazionale “Agimi-L'Alba” impegnata nel campo della promozione umana tra l'Italia e l'Albania, ha rivolto ai partecipanti al Convegno nel XXX anniversario della morte di Raoul Follereau, tenutosi a Pompei.
Nel suo intervento, mons. Colavero ha sottolineato la “fraternità universale come nota dominante della vita della Chiesa nel XX secolo”. “Siamo tutti figli dell’unico Padre, Dio, in particolare noi cristiani, che abbiamo avuto il dono, portatoci da Gesù, di sapere che Dio è nostro Padre e che noi siamo suoi figli e dunque fratelli, senza alcuna distinzione, perché Dio non fa preferenza di persone e vuole che tutti i suoi figli, ovunque dispersi, siano uniti nell’unica sua famiglia, la Chiesa anzitutto e la famiglia umana. Di qui la fraternità universale annunziata e tradotta in molteplici forme nella vita di Raoul Follereau”. “A lui - continua mons. Colavero - questa verità è giunta certamente dalla sua fede cristiana e cattolica, ma la scoperta della grande opera e spiritualità di Charles de Foucauld ha segnato la sua vita e ha dato fondamento alla sua scelta di riconoscere i lebbrosi come suoi fratelli e spendere tutta la sua vita perché riavessero la dignità di uomini e di figli di Dio, guarendo dalla malattia e riavendo il loro posto dignitoso nel consesso umano. ‘Voglio abituare tutti gli abitanti cristiani, musulmani e idolatri, a vedermi come il loro fratello, il fratello universale’, era il programma di vita di fratel Carlo” ha aggiunto mons. Colavero.
Per riassumere il pensiero di Follereau sulla Pace, il responsabile della Jesus Caritas, sottolinea che “la pace è la via del Vangelo, anzitutto perché Gesù è il principe della Pace e dunque il Vangelo è l’annunzio della Buona novella della Pace sulla terra.”
Mons. Colavero ha concluso il suo intervento citando “il Vangelo dell’Amore, che è annuncio di Dio, che è verità su Dio, ma anche verità su Gesù e verità sull’uomo”.
(AP) (11/12/2007 Agenzia Fides; Righe:33; Parole:397)


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