EUROPA/ITALIA - "Lavorare tutti per costruire la civiltà dell’amore”, concluso a Roma il XXII Convegno dell’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau

lunedì, 10 dicembre 2007

Roma (Agenzia Fides) - “L’amore politico è un mezzo per costruire una civiltà dell’amore, per politico non si intende ‘partitico’ ma universale, da pòlis”, questa l’introduzione alla conferenza stampa per l’apertura del XXII Convegno dell’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau su “L’amore politico”.
Tra i relatori, Chiara Castellani, medico ginecologo, responsabile sanitario dell’ospedale della Diocesi di Kenge, nella Repubblica Democratica del Congo, ha raccontato come nel caso della costruzione della centrale idroelettrica che ha dato finalmente l’acqua e l’elettricità all’ospedale di Kimbau “l’amore politico si è declinato in carità non intesa come assistenzialismo ma come assistenza quotidiana che fa crescere nella coscienza del diritto, in questo caso quello di ricevere cure adeguate e gratuite per lebbra, tubercolosi e altre malattie”. In Congo infatti si muore ancora per la mancanza del denaro necessario a pagare le cure, che non sono garantite a tutti. “Ma con tenacia - ha ribadito Chiara Castellani - dopo tanti anni di lavoro, con le nostre forze e l’aiuto dell’AIFO, abbiamo fatto valere il diritto dei congolesi alla salute e adesso a Kimbau abbiamo un ospedale funzionante”.
Il tema dei diritti, questa volta riferito alle donne nepalesi, è stato al centro dell’intervento di Sarmila Shrestha, responsabile del progetto AIFO in Nepal, dove è leader dell’organizzazione umanitaria WATCH. Sarmila ha raccontato come nella gestione delle attività di Salute primaria, lotta all’HIV/AIDS e di quelle di sensibilizzazione collegate alla prostituzione, di empowerment delle donne e sviluppo comunitario, “la collaborazione dell’AIFO, iniziata nel 1993, è stata sempre improntata alla valorizzazione dei bisogni dei beneficiari e ad una progettualità condivisa con i partner locali. Oltre al supporto economico ciò che conta molto per noi è quello morale”, ha concluso.
Il Convegno, inaugurato la sera del 7 dicembre con la mostra fotografica su “Un non luogo tanti luoghi, dentro l’uomo”, a cura di Marcello Carrozzo, è partito dalla definizione di cittadinanza, e ha percorso le diverse manifestazioni dell'amore politico nel mondo moderno: dalla Cooperazione internazionale al diritto alla salute, dall'empowerment delle persone con disabilità al protagonismo degli esclusi, dalla tutela dei diritti dei più deboli all'impegno politico dei giovani, e si conclude con il ricordo di due grandi esempi di amore politico nella storia: Raoul Follereau e padre Damiano de Veuster.
(AP) (10/12/2007 Agenzia Fides; Righe:35; Parole:387)


Condividi: