EUROPA/ITALIA - “Un ponte per costruire la pace partendo dalla sanità”: prima Conferenza internazionale per la collaborazione politica tra i sistemi sociosanitari dell’area del Mediterraneo e del Medioriente

mercoledì, 5 dicembre 2007

Roma (Agenzia Fides) - Creare un network sanitario tra i Paesi del Mediterraneo in modo tale che i medici possano scambiarsi consulenze, informazioni, inviarsi risultati degli esami e confrontarsi in materia di salute. Questo l’obiettivo della Prima Conferenza Internazionale per la Realizzazione di una Rete Socio Sanitaria in un Mediterraneo di Pace, di cui si parlerà giovedì 6 dicembre 2007, alle ore 9.30, a Roma, presso l’Ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina. Tra i protagonisti ci saranno il Ministro della Sanità dello Stato di Israele, On. Yaacov Ben Yizri e dell’Autorità Nazionale Palestinese, dr. Fathi Abu Moghli.
La Conferenza è stata inaugurata domenica 2 dicembre 2007 a Como (Castello di Monguzzo, sede del Centro Studi Fatebenefratelli), e organizzata dall’Associazione Monte Sinai in collaborazione con la Regione Lombardia ed in accordo con il Ministero della Salute Italiano. A Roma è prevista la giornata conclusiva alla quale, tra gli altri, interverranno Fra Donatus Forkan, Priore Generale dell’Ordine Ospedaliero S.Giovanni di Dio - Fatebenefratelli, Mons. José L. Redrado, Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari, il Dr. Gavri Bargil, Segretario Generale del Movimento dei Kibbutz.
A presiedere l’incontro sarà Fra Giampietro Luzzato, Presidente Onorario dell’Associazione Monte Sinai, e Superiore della Provincia Lombardo Veneta dell’Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli. “Il motivo per il quale i religiosi Fatebenefratelli si stanno impegnando in questo progetto - spiega Fra Giampietro Luzzato - è il sentire che si può collaborare per la pace nel Mediterraneo, sulla base dell’esperienza dell’Ospedale di Nazareth - gestito dall’Ordine 1884 -, dove ogni giorno Ebrei, Cristiani e Musulmani lavorano insieme. Collaborare con le istituzioni al miglioramento della salute, valorizzare l’ospitalità e l’accoglienza, procurando la nostra integrazione con le altre culture dei rispettivi paesi è il giusto atteggiamento che le Costituzioni dell’Ordine ci indicano”.
(AP) (5/12/2007 Agenzia Fides; Righe:29; Parole:313)


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