EUROPA/SPAGNA - L'aborto in Spagna si è trasformato nella principale causa di mortalità

mercoledì, 28 novembre 2007

Madrid (Agenzia Fides) - "In Spagna l'aborto si è trasformato nella principale causa di mortalità" afferma Eduardo Hertfelder - Presidente dell'Istituto di Politica Familiare (IPF) - nella presentazione della Relazione "L'aborto in Spagna: 21 anni dopo (1985-2006)” che l'IPF pubblicherà prossimamente. Secondo la relazione, nel 2006 c’è stato un aborto ogni 5,3 minuti, cioè 270 aborti al giorno. Una su sei gravidanze termina in un aborto (il 15,8 per cento nell'anno 2.006).
L'IPF denuncia la mancanza di trasparenza dell'Amministrazione, constatando la sua scarsa volontà di affrontare questo grave problema. Secondo l'IPF il "tremendo squilibrio demografico della Spagna che necessiterebbe almeno di 105.000 nascite di più all'anno, potrebbe colmarsi se una politica decisa permettesse di avere i figli a quelle madri che praticano l'aborto per mancanza di informazione e sostegno".
Per ciò l'IPF chiede che si sviluppi una politica preventiva articolata intorno a quattro assi: la sensibilizzazione e consapevolezza sull'importanza e sul valore personale e sociale della natalità, della gravidanza e della maternità; l'aumento delle risorse pubbliche tanto di organismi come di dotazioni preventive; l'introduzione di misure di sostegno destinate alla donna incinte; una politica di informazione per la donna incinta.
Numerose organizzazioni hanno chiesto di rivedere la legge sull'aborto, visti i numerosi abusi verificatisi. Come ha affermato Benigno Blanco, Presidente del Foro Spagnolo della Famiglia, "esistono prove più che sufficienti che in molte cliniche non si rispettano le ipotesi depenalizzate, né i termini fissati dalla legge per interrompere la gravidanza". (RG) (Agenzia Fides 28/11/2007; righe 19, parole 244)


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