EUROPA/ITALIA - Convegno su Globalizzazione e Salute: dall’epidemia di Chikungunya alla pandemia influenzale

lunedì, 5 novembre 2007

Roma (Agenzia Fides) - Nel World Health Report del 2007, l’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea il fatto che il mondo è oggi a maggior rischio di epidemie, incidenti industriali, disastri naturali ed altre emergenze sanitarie. Nessun paese, indipendentemente dalle sue capacità e dalla sua ricchezza, può proteggersi dalle epidemie e da altri rischi senza la cooperazione degli altri paesi.
Secondo l’OMS negli ultimi 5 anni vi sono state più di 800 epidemie a livello mondiale.
Nell’estate 2007 l’Italia ha sperimentato, per la prima volta in Europa, un’epidemia di malattia tropicale - la Chikungunya - importata da un viaggiatore indiano e veicolata attraverso zanzare tigre stanziali, la cui densità in questi anni è progressivamente aumentata per l’inadeguatezza delle campagne di disinfestazione.
Il rischio di una pandemia influenzale da H5N1 o da altro virus simile si fa sempre più concreto. Crescono i casi di contagio da animale ad uomo specie in Asia, ma anche in Turchia ed Egitto; ricercatori hanno recentemente dimostrato che il virus sta mutando in forme più pericolose per l’uomo adattandosi a vivere a temperature più basse. E’ stato dimostrato altresì che il virus dell’influenza aviaria può attraversare la placenta e raggiungere il feto ed infettare altri organi oltre ai polmoni.
Uno studio di qualche settimana fa realizzato dalla London School of Hygiene and Tropical Diseases ha messo in evidenza come esista una profonda diversità di approccio e di livello di preparazione nei piani pandemici nazionali dei paesi europei.
Per approfondire le tematiche in oggetto, questo Centro, Collaboratore dell’OMS, ha promosso per il 7 novembre 2007 a Palazzo Madama (ore 12,30) un Convegno su Globalizzazione e Salute: dall’epidemia di Chikungunya alla pandemia influenzale.
(AP) (5/11/2007 Agenzia Fides; Righe:28; Parole:299)


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