AFRICA - “La NEPAD contribuisce a bloccare l’emarginazione dell’Africa nel processo di globalizzazione” afferma Mons. Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede all’ONU

lunedì, 22 ottobre 2007

New York (Agenzia Fides)- “È con piacere che ricordo la New Partnership for Africa’s Development (NEPAD) nel suo settimo anno di esistenza. Questa struttura strategica africana e animata da una visione africana per lo sviluppo del continente ha contributo non poco alla sua crescita”. È il tributo offerto da Sua Eccellenza Mons. Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, nel suo intervento alla 62esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al ruolo svolto dalla NEPAD per lo sviluppo in Africa.
La Nuova Associazione per lo Sviluppo dell’Africa venne fondata, ad Abuja (Nigeria) nell’ottobre 2001, dai capi di Stato e di governo di Sudafrica, Nigeria, Senegal, Algeria ed Egitto. L’obiettivo dell’associazione è di ridurre l’abissale differenza di livelli di vita tra l’Africa e il resto del mondo.
“La NEPAD, sebbene destinata a far fronte alle sfide del continente attraverso una maggiore collaborazione tra i Paesi africani, ha aperto e prepara l’Africa a una più profonda collaborazione internazionale” sottolinea Mons. Migliore nel suo discorso, il cui testo è stato inviato all’Agenzia Fides. “In effetti- prosegue il Rappresentante della Santa Sede al Palazzo di Vetro - uno dei suoi obiettivi primari è quello di bloccare l’emarginazione dell’Africa nel processo di globalizzazione e accrescere la sua piena e positiva integrazione nell’economia globale. L’Africa ha iniziato a raccogliere i frutti di questa saggia decisione, come un maggiore tasso di crescita, che deriva in parte dalle favorevoli condizioni economiche internazionali”.
Nonostante questi segni positivi, vi sono però ancora troppi africani che vivono in condizioni critiche, sottolinea Mons. Migliore: “Questi segnali positivi sono in contrasto con le situazioni di conflitto e le condizioni di estrema povertà che sono difficili da sradicare. L’Africa è ancora indietro rispetto a molte regioni del mondo. Così l’aiuto della comunità internazionale rimane decisivo per aiutare l’Africa a rispondere a sfide sconfortanti e a consolidare i recenti progressi”.
A questo proposito, Mons. Migliore rinnova il sostegno della Sante Sede alle iniziative per la pace in Africa, in particolare a quelle promosse dal Consiglio per la Pace e la Sicurezza dell’Unione Africana, alla riduzione/eliminazione del debito internazionale dei Paesi più poveri, agli investimenti nei settori pubblico e privato degli Stati africani, al trasferimento di tecnologie e all’equa integrazione degli esportatori africani nel mercato globale. Su questo punto il Rappresentante vaticano ha rimarcato la necessità di aiutare l’agricoltura africana che rischia di essere messa in crisi dagli aiuti alle esportazioni concessi dai governi dei Paesi industrializzati ai propri agricoltori.
Un altro problema cui deve far fronte l’Africa è la “fuga di cervelli”, di persone preparate che trovano lavoro in altri continenti. “L’educazione deve essere al cuore degli obiettivi e delle priorità del NEPAD” conclude Mons. Migliore che auspica una partnership tra le istituzioni educative dell’Africa e quelle del resto del mondo. (L.M.) (Agenzia Fides 22/10/2007 righe 35 parole 474)


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