AFRICA/CONGO BRAZZAVILLE - Scheda del Paese

venerdì, 19 ottobre 2007

Roma (Agenzia Fides)- La Repubblica del Congo (chiamata anche Congo Brazzaville, per distinguerla dalla Repubblica Democratica del Congo o Congo Kinshasa) confina a nord con il Camerun e la Repubblica Centrafricana, a est e a sud con la Repubblica Democratica del Congo, a sud per un breve tratto con l'enclave angolana di Cabinda, a sud-ovest si affaccia sul Golfo di Guinea e a ovest confina con il Gabon. Ha un’estensione di 342mila Km2 con 3 milioni 924mila abitanti.
Storia: I primi contatti con le popolazioni europee ebbero luogo nel XV secolo e riguardarono il commercio di schiavi razziati tra le popolazioni dell'entroterra. Nel 1883 la regione entrò a far parte della sfera di influenza francese, l'area era contesa tra Pietro Savorgnan di Brazzà e gli emissari del sovrano belga Leopoldo II che mirava al controllo del bacino del Congo. Nel 1891 la regione fu dichiarata colonia con il nome di Congo Francese e nel 1910, in seguito alla riorganizzazione delle colonie francesi, fu inclusa nell'AEF (Afrique Équatoriale Française) che comprendeva l'area degli attuali stati del Gabon, Ciad, Repubblica Centrafricana e Repubblica del Congo, di cui Brazzaville divenne capitale. Nel 1958 la colonia fu divisa nei quattro stati attuali. Il 15 agosto del 1960 il Congo divenne indipendente. Il primo Presidente fu Fulbert Youlou, ex-prete cattolico il cui mandato fu caratterizzato da un periodo di intensi disordini etnici e politici. Nell'agosto del 1963 fu deposto e dopo un breve periodo di governo militare divenne presidente Alphonse Massemba-Débat. Il 10 gennaio 1966 venne stabilito il regime del partito unico il Mouvement National de la Révolution (MNR). Nel 1968, a seguito di un golpe militare, il maggiore Marien Ngouabi divenne Presidente. Il Paese divenne una repubblica popolare sostenuta dall'Unione Sovietica. Nel 1979 il potere venne assunto dal colonnello Denis Sassou-Nguesso che sarà la figura politica dominante in tutta la storia recente del paese. Dal 1990 il Congo abbandona gradualmente il marxismo e inizia un processo di riforma che porterà a privatizzazioni e alla legalizzazione dei partiti politici di opposizione. Dopo l'elezione del presidente Lissouba, nel 1992, scoppia una violenta guerra civile che vede le forze fedeli all'ex presidente Sassou-Nguesso contrapposte a quelle del nuovo Presidente e del Primo Ministro Kolelas. Dall'ottobre del 1997 Sassou-Nguesso riprende il potere , ma il Paese cade in una guerra tra gruppi rivali che si contendono la Presidenza. Il conflitto provoca decine di migliaia di vittime e notevoli distruzioni. Nel 1997-98 e nel 1999 si susseguono tre confronti armati, segnati anche dall’intervento delle truppe angolane in aiuto di Sassou-Nguesso. Sullo sfondo rimangono gli interessi delle compagnie petrolifere che armano questo le diverse fazioni. Solo nel 2002 si è giunti a una pacificazione del Paese sotto il controllo del Presidente Sassou-Nguesso.
Economia: L’economia del Congo è segnata dal petrolio, del quale il Paese è il quarto produttore africano. Il 90% delle entrate dello Stato derivano dal petrolio. Il Paese esporta anche legname, gas naturale, manganese, diamanti, ferro, oro. Nonostante queste ricchezze il 70% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno.
La Chiesa cattolica: (dati Annuario statistico della Chiesa cattolica 2005): cattolici: 2 milioni 310mila; diocesi: 7; parrocchie: 166; Vescovi: 8; sacerdoti: 224; religiosi sacerdoti 74; religiosi non sacerdoti: 62; religiose: 389; catechisti: 5.625. La Chiesa gestisce 34 scuole materne, con 2.452 alunni; 93 scuole primarie con 22.636 scolari; 37 scuole medie inferiori e superiori con 4.010 studenti; 2 ospedali, 16 dispensari, un lebbrosario e 7 centri per malati cronici e invalidi. (L.M.) (Agenzia Fides 19/10/2007 righe 41 parole 585)


Condividi: