AFRICA/CONGO RD - Il Paese chiede controlli efficaci sugli aeroplani dopo l’ennesimo incidente che ha coinvolto un vecchio apparecchio

mercoledì, 10 ottobre 2007

Kinshasa (Agenzia Fides)- “Le più alte autorità dello Stato dovranno offrire delle spiegazioni sulle terribili disfunzioni che danno al nostro Paese l’immagine di una repubblica delle banane, di una giungla dove non regnano né l’ordine né la legge, dove sopravvivono solo i più forti, coloro la cui posizione sociale permette di ottenere dei vantaggi senza rendere conto a nessuno”. Così il quotidiano “Le Phare” domanda trasparenza e un’inchiesta rigorosa sull’ennesimo incidente aereo che ha coinvolto una compagnia aerea congolese. Il 5 ottobre un aereo Antonov An-26 è precipitato sulle case di un quartiere di Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo. Nell’incidente sono morte più di 50 persone e una trentina sono rimaste ferite. Tra le vittime diverse si trovavano nelle case distrutte dall’aereo precipitato.
Il Ministro dei Trasporti, Rémy Henry Kuseyo, è stato licenziato dal Presidente Laurent Kabila. Mentre l’ex Ministro ha preferito non rilasciare dichiarazioni, sua moglie ha lanciato accuse al governo in un’intervista televisiva, affermando in pratica che il marito è stato un capro espiatorio. La stampa locale si interroga sulle responsabilità degli organi preposti ai controlli degli aerei civili, sulle procedure di rilascio delle licenze aeronautiche e sulla mancanza di strutture per la manutenzione degli aeroplani. Negli ultimi anni diversi incidenti aerei hanno funestato i cieli congolesi. Gli aerei coinvolti sono vecchi apparecchi di fabbricazione russa o ucraina, privi di adeguata manutenzione. Gli aerei sono spesso l’unico mezzo per spostarsi da una regione all’altra del vasto Paese africano che è privo di una vera infrastruttura stradale. L’Assemblea Nazionale congolese ha creato una Commissione d’inchiesta per stabilire le responsabilità dell’incidente.
I Vescovi congolesi hanno espresso le loro condoglianze ai familiari delle vittime del disastro aereo e hanno chiesto alle autorità competenti di esercitare “un controllo reale sugli aerei, per evitare il ripetersi di simili incidenti”. (L.M.) (Agenzia Fides 10/10/2007 righe 24 parole 311)


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