ASIA/INDONESIA - Testimonianza francescana in una società musulmana: 67 frati conventuali rinnovano i voti religiosi nel Nord di Sumatra

mercoledì, 19 settembre 2007

Giacarta (Agenzia Fides) - La presenza francescana nell’isola di Sumatra, la maggiore isola indonesiana, è viva, fiorente, dinamica. Anche in una società a larga maggioranza musulmana, dove le comunità cristiane soffrono difficoltà e a volte sono guardate con diffidenza. Anche nella provincia dell’estremo Nord, Aceh (nota perché colpita dallo tsunami del 2004) dove avanzano movimenti sociali e politici dell’islam radicale che vorrebbero islamizzare le istituzioni e imporre la sharia.
Conducendo una vita all’insegna della semplicità, del “dialogo di vita”, della sobrietà, della condivisione con i poveri (di qualunque religione), le comunità francescane si sono ritagliate una loro presenza a Sumatra e hanno attirato le simpatie della popolazione locale. Tanto da diventare ricche di vocazioni: sono molti ogni anno i giovani indonesiani che si interessano alla vita e alla spiritualità del Santo di Assisi e ne vogliono seguire le orme.
Tutto questo si è reso visibile di recente a Pematang Siantar, città nel Nord di Sumatra, dove la comunità francescana locale ha vissuto un momento importante e commovente: 67 giovani dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali hanno rinnovato i loro voti per un anno. Di questi 50 erano chierici studenti nel Collegio di Siantar, mentre 17 erano fratelli religiosi provenienti da Deli Tua. “Alla cerimonia erano presenti sacerdoti francescani conventuali, parenti e amici da Medan, due giovani italiani impegnati come volontari a Deli Tua. La liturgia Eucaristica è stata solenne, raccolta. Abbiamo potuto osservare uno per uno i nostri fratelli farsi avanti verso l'altare e rinnovare i loro voti con coraggio e fede”, raccontano i frati presenti.
I fratelli saranno chiamati a diventare apostoli, a vivere il carisma francescano dell’osservanza del Vangelo “sine glossa” nelle condizioni spesso non facili di una società che è attraversata da fremiti radicali e dove alcuni movimenti estremisti minoritari vorrebbero far sparire la presenza cristiana. “Quella francescana resta una testimonianza preziosa del Vangelo dell’accoglienza e dell’amore verso ogni uomo, anche verso il nemico”, dicono i francescani indonesiani. (PA) (Agenzia Fides 19/9/2007 righe 27 parole 279)


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