AFRICA - I piccoli impianti idroelettrici chiave di volta per elettrificare l’Africa rurale

martedì, 11 settembre 2007

Roma (Agenzia Fides)- L’Africa ha un enorme potenziale idroelettrico ancora tutto da sfruttare. Lo afferma Wim Jonker Klunne, un esperto in energie rinnovabili, in uno studio apparso di recente. Solo il 7% del potenziale idroelettrico africano è sfruttato afferma l’esperto.
Klunne propone di utilizzare piccole centrali al posto di grandi impianti che, oltre ad essere costosi, avrebbero un impatto negativo sull’ambiente. Questi impianti inoltre sarebbero maggiormente soggetti alla conseguenze dei mutamenti climatici (siccità o al contrario inondazioni). “Le piccole centrali idroelettriche continuano ad essere una risorsa attraente” scrive Klunne “specialmente nelle aree più isolate dell’Africa. È una tecnologia sperimentata che può essere connessa alla rete elettrica nazionale, a reti locali, oppure rimanere isolata, magari in associazione con sistemi di irrigazione”.
Anche se non esiste una norma internazionalmente riconosciuta, in genere si definisce piccola centrale idroelettrica un impianto di 10 Megawatt di potenza, anche se Paesi come Cina e India tendono ad alzare questo limite a 50 MW e 25 MW rispettivamente. Gli impianti meno potenti (dai 300 KW in giù) possono essere costruiti facendo ricorso a materiali e maestranze locali, mentre gli impianti più potenti richiedono l’utilizzo di tecnologie importate e l’accesso all’area di macchinari pesanti.
Le Nazioni Unite hanno avviato diversi progetti per sfruttare il potenziale idroelettrico africano con piccole centrali. Un progetto è volto ad inserire piccoli generatori idroelettrici nelle coltivazioni di the dell’Africa orientale che necessitano di grandi quantità di acqua.. Si tratta di un programma sperimentale che prevede la costruzione di 6 impianti idroelettrici in 3 Paesi dell’Africa Orientale che fanno parte dell’East African Tea Trade Association (EATTA). Un altro programma mira a fornire energia elettrica alle zone rurali di 10 Paesi dell’Africa occidentale attraverso 36 impianti idroelettrici di piccole dimensioni.
Per diffondere le conoscenze in materia sono stati creati alcuni centri regionali di istruzione del personale, come il Regional Centre for Small Hydro Power ad Abuja, Nigeria, promosso dalla Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEAO/ECOWS).
Altri Paesi hanno fatto ampio uso di questa tecnologia per elettrificare le campagne. È il caso della Cina che è ora pronta ad offrire il proprio know how all’Africa. (L.M.) (Agenzia Fides 11/9/2007 righe 30 parole 356)


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