AFRICA - Un “piano Marshal” per le telecomunicazioni in Africa auspicato dal Segretario Generale dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni

lunedì, 10 settembre 2007

Roma (Agenzia Fides)- Un “piano Marshal” per le telecomunicazioni in Africa. È quanto auspica il Segretario Generale dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT), il maliano Hamadoun Touré, presentando l’iniziativa “Connettere l’Africa” che verrà lanciata ufficialmente in un vertice a Kigali, capitale del Rwanda, il 29 e 30 ottobre.
Il Segretario dell’UIT afferma che solo uno sforzo internazionale, paragonabile al piano ideato dopo la Seconda Guerra Mondiale dall’Amministrazione statunitense per aiutare l’economia europea, può far superare il notevole ritardo accumulato dall’Africa nel settore delle telecomunicazioni. “Abbiamo bisogno di un Piano Marshal per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni in Africa. Dobbiamo mobilitare le risorse umane, finanziarie e tecniche mondiali per sostenere la crescita economica, l’occupazione e lo sviluppo dell’Africa” ha affermato Touré.
Nel 2005, ricorda Touré, solo il 4% della popolazione africana aveva accesso a Internet, contro una media del 9% dei Paesi in via di sviluppo. Solo l’1% degli africani usufruiscono di una connessione a banda larga. Il 70% delle connessioni Internet africane passa attraverso reti collocate in altri continenti, facendo lievitare i costi per le imprese.
Negli ultimi anni sono aumentati gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni africane. Si è infatti passati dai 3,5 miliardi di dollari del 2005 agli 8 miliardi del 2005. Ma la maggior parte dei fondi sono stati investiti nella telefonia mobile, il cui numero di abbonati è aumentato di 5 volte durante questo periodo. Le connessioni a Internet non sono aumentate allo stesso ritmo del resto del mondo.
L’iniziativa “Connettere l’Africa” verrà presentata al vertice di Kigali del 29 e 30 ottobre, organizzato dalla UIT, dall’Unione Africana, dalla Banca Mondiale e dall’Alleanza Globale delle Nazioni Unite per le Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni e lo Sviluppo, con il contributo della Banca africana di sviluppo, dall’Unione africana delle telecomunicazioni e dalla Commissione economica dell’ONU per l’Africa.
“Connettere l’Africa” mira a creare partnership tra pubblico e privato per rafforzare gli investimenti nelle infrastrutture delle telecomunicazioni in Africa. Tra i partner che si intende coinvolgere vi sono l’Unione Europea, la Cina, i Paesi del G8, i Paesi arabi, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD), le principali compagnie del settore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione e altri. (L.M.) (Agenzia Fides 10/9/2007 righe 35 parole 384)


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