AFRICA/COSTA D’AVORIO - Un nuovo passo importante verso il ritorno della normalità nel nord della Costa d’Avorio: si è insediato il nuovo Prefetto di Bouaké

mercoledì, 20 giugno 2007

Bouaké (Agenzia Fides)- “È un ulteriore passo importante, sia dal punto di vista simbolico sia da quello pratico per il ritorno della normalità nell’area” dice all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa locale da Bouaké, nel nord della Costa d’Avorio, dove il 18 giugno il Ministro dell’Interno ha insediato il nuovo Prefetto del locale Dipartimento, Konin Aka, alla presenza del Primo Ministro, Guillaume Soro.
L’importanza dell’evento deriva dal fatto che Bouaké era il capoluogo dell’area sotto controllo dei ribelli delle “Forze Nuove” che dal settembre 2002 controllavano il nord-ovest della Costa d’Avorio che era tagliato fuori dal resto del Paese. “Bouaké era il simbolo della divisione del Paese” ha ricordato nel suo discorso il Ministro dell’Interno. “A Bouaké si era insediato un embrione di amministrazione alternativa a quella governativa. Non molto efficiente, per la verità, perché la maggior parte dei funzionari e dei dipendenti statali si era rifugiata nelle aree sotto controllo governativo” spiega la fonte di Fides. Diversi servizi sono stati garantiti per anni dalla Chiesa, in particolare grazie alle scuole cattoliche e alle strutture sanitarie dei missionari. Con gli accordi di Ouagadougou (Burkina Faso) firmati il 4 marzo (vedi Fides 5 marzo 2007) i ribelli e il Presidente Laurent Gbagbo hanno creato un governo di unità nazionale guidato dal leader delle “Forze Nuove”, Soro. Gli accordi prevedono la riunificazione territoriale e il ripristino dell’amministrazione statale su tutta la Costa d’Avorio.
Qualche giorno fa a Bouaké si era verificato un altro evento dal forte impatto simbolico, quando il leader dei “Patrioti” la milizia vicina al Presidente Gbagbo, Charles Blé Goudé, si era recato nell’ex feudo ribelle e aveva reso omaggio al neo Premier Guillaume Soro (vedi Fides 11 giugno 2007).
L’insediamento del nuovo Prefetto ha risvolti pratici importanti per la popolazione locale. Il nuovo rappresentante governativo infatti era accompagnato da 70 funzionari e 72 segretari generali di Prefettura che dovranno assicurare il corretto funzionamento dell’amministrazione statale in tutta la regione.
La cerimonia di insediamento del Prefetto è stata una vera festa popolare. Oltre alle autorità civili e militari nazionali vi hanno partecipato i rappresentanti dei Paesi dell’Unione Europea che risiedono nel Paese e i leader religiosi locali, cristiani e musulmani. Nel suo discorso il Premier Soro ha ricordato che “il compito di riportare la pace è difficile” e ha invitato il Prefetto a “sostenere il ruolo di pedagogo per condurre la popolazione ad aderire al processo di pace e di riconciliazione”. (L.M.) (Agenzia Fides 20/6/2007 righe 35 parole 418)


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