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Gaza (Agenzia Fides)-“Il personale medico non è in grado di lasciare le proprie case. I miei bambini sono troppo spaventati. Continuiamo a sentire esplosioni e sparatorie…si combatte ovunque”. È la drammatica testimonianza del Dottor Bandalay El-Sayegh, Direttore del Centro Medico di Gaza, dove i combattimenti tra le fazioni palestinesi hanno gettato la popolazione nella disperazione e nel caos. La testimonianza del Dottor El-Sayegh è stata raccolta dalla Caritas Gerusalemme che ha inviato all’Agenzia Fides un comunicato sulla situazione nella Striscia.
A causa dei pesanti combattimenti la Caritas Gerusalemme ha sospeso temporaneamente le sue attività nella Striscia di Gaza. “Per la pericolosa situazione che si è venuta a creare nei pressi della Centro Medico di Gaza di Caritas Gerusalemme è stato chiesto agli addetti del Centro di rimanere a casa per una settimana per garantire la loro sicurezza. Se la situazione non migliorerà nei prossimi giorni non saranno in grado di prestare la loro opera” afferma il comunicato.
“Le strade, i tetti, e persino gli ospedali della città di Gaza sono diventati un campo di battaglia e la maggior parte degli abitanti sono troppo spaventati per uscire di casa. Le istituzioni governative e quelle educative, gli uffici delle Organizzazioni Non Governative, i mercati e i negozia sono chiusi, ma alcune scuole sono rimaste aperte per permettere di svolgere gli esami di fine anno agli studenti che riescono a recarsi a scuola” continua il comunicato della Caritas.
Centinaia di intellettuali, di studenti e di lavoratori sono scesi in strada nella parte orientale di Gaza, dove i combattimenti erano di minore intensità, per chiedere la fine delle violenze. Uno dei pacifici dimostranti, Shadi al-Ejla, è stato ucciso da uno dei tanti combattenti mascherati e la manifestazione è stata dispersa. (L.M.) (Agenzia Fides 15/6/2007 righe 26 parole 330)
