AMERICA/CILE - Maggiore attenzione ai poveri ed ai giovani, migliorare l'educazione, incentivare una politica che sia per il bene comune ed il bene integrale della persona: le richieste dei Vescovi

sabato, 21 aprile 2007

Punta de Tralca (Agenzia Fides) - "Rinnoviamo la speranza nell'anima del Cile" è il titolo del comunicato dei Vescovi del Cile alla fine della loro 93ª Assemblea Plenaria, celebrata dal 16 al 20 aprile. Con questa Assemblea inizia il cammino di preparazione degli Orientamenti Pastorali per i prossimi anni che saranno elaborati a partire da un ampio processo di partecipazione. Perciò i Vescovi hanno convocato la prima Assemblea Ecclesiale Nazionale per il prossimo mese di ottobre, preceduta da diverse Assemblee Diocesane.
I Vescovi cileni analizzano diversi temi e problemi della realtà del paese, nell’intento di restituire la speranza a questi aspetti di vita. In primo luogo la povertà: "nonostante gli sforzi e i risultati in materia di giustizia sociale, l'attesa di molti poveri continua. Sperano di essere ascoltati, soddisfatti nell'anelito di essere protagonisti della propria storia". Anche la situazione dei giovani e le manifestazioni di violenza preoccupano i Pastori cileni, specialmente l’annunciata legge sulla responsabilità penale, che sperano "non sia una misura che metta soprattutto l'attenzione sulle risoluzioni punitive, lasciando da parte la prevenzione e il reinserimento". I Vescovi sottolineano necessario offrire opportunità educative e lavorative ai giovani, e tenere conto anche dell'influsso di alcuni mezzi di comunicazione nella diffusione della violenza.
Sull'iniziativa governativa per riformare l'educazione, i Vescovi si mostrano coscienti della necessità di fare progressi in questa materia e di considerare tutto quello che aiuti a migliorare la qualità dell'insegnamento, ma per fare questo è necessario ascoltare la voce di tutti coloro che sono coinvolti da diversi settori. Sebbene sia ancora presto per emettere un giudizio su questo progetto, i Vescovi invitano genitori, educatori, istituzioni educative, il Governo e tutti quelli che hanno la grave responsabilità di legiferare in questa materia, a riflettere e a studiare il progetto con diligenza. Su questo tema sottolineano inoltre cinque punti che considerano irrinunciabili: diritto ad un'educazione di qualità e con equità per tutti; un'educazione incentrata sulla persona con le sue dimensioni: religiosa, morale, intellettuale, sociale; un'educazione che sostenga e rafforzi il diritto prioritario dei genitori a scegliere l'educazione dei loro figli; un'educazione che rispetti e favorisca la libertà di accesso e quella di offerta del servizio educativo; un'educazione che stimoli la costruzione di un paese più giusto e solidale.
Tra le altre sfide che presenta oggi il paese vi sono il superamento della corruzione ed una tendenza pericolosa ad esacerbare il conflitto, tutto questo richiede "un miglioramento della qualità della politica, recuperando il suo senso più profondo di servizio al bene comune". I Vescovi si rivolgono quindi a quanti hanno alte responsabilità nella guida del paese: “li preghiamo perché nelle loro decisioni cerchino sempre il bene integrale delle persone", e allo stesso tempo chiedono per tutti il dono di ascoltare con rispetto, e la generosità di adottare le migliori soluzioni per i grandi problemi nazionali. (RG) (Agenzia Fides 21/4/2007; righe 34, parole 471)


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