EUROPA/ITALIA - ALLADIN: il “genio” robot che aiuta la riabilitazione dopo l’ictus. 60 specialisti di dieci Paesi al Campus Bio-Medico di Roma per la bioingegneria della riabilitazione

giovedì, 22 marzo 2007

Roma (Agenzia Fides) - Esperti di bioingegneria, neuroscienze e medicina riabilitativa, provenienti da dieci Paesi, tra cui Giappone, Stati Uniti e Regno Unito, si sono riuniti al Campus Bio-Medico di Roma il 19-20 marzo scorsi per un workshop dedicato alle tecnologie avanzate in ambito medico e bioingegneristico, applicate alla riabilitazione post-ictus.
L’evento conclude il progetto ALLADIN, che ha coinvolto, in un programma di ricerca durato tre anni, università e istituti di ricerca di otto Paesi europei con un investimento di oltre 4 milioni di Euro, in massima parte provenienti dal programma e-Health del VI Programma Quadro della Commissione Europea per la ricerca e lo sviluppo. In 36 mesi di attività sono stati realizzati tre prototipi, sperimentati su 300 pazienti in tre centri clinici europei, tra cui l’Università Campus Bio-Medico di Roma.
I prototipi hanno da una parte una funzione terapeutica, assistendo il paziente negli esercizi assegnati per la riabilitazione degli arti, e dall’altra scopi di monitoraggio, in quanto capaci di
fornire al personale medico valutazioni esatte del decorso delle terapie e della loro efficacia.
“La macchina, oltre alla sua funzione terapeutica - ha spiegato il Prof. Eugenio Guglielmelli, docente di robotica biomedica al Campus e tra i responsabili del progetto ALLADIN - fornirà i dati che ci aiuteranno a prevedere quale sarà l’evoluzione del paziente sottoposto a terapia”.
Sessanta specialisti, provenienti da tutto il mondo, sono intervenuti all’incontro presso il Centro per la Salute dell’Anziano affidata all’Università Campus Bio-Medico.
(AP) (22/3/2007 Agenzia Fides; Righe:24 Parole:264)


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