OCEANIA/AUSTRALIA - L’Arcivescovo di Melbourne condanna l’applicazione della legge sulla clonazione di embrioni nello stato Vittoria e chiede ai politici cattolici di non votare il progetto

giovedì, 15 marzo 2007

Melbourne (Agenzia Fides) - La Chiesa cattolica è totalmente contraria alla clonazione di embrioni e al loro uso per fini di ricerca scientifica: lo ha ribadito Mons. Dennis Hart, Arcivescovo di Melbourne, dopo che il Premier dello stato australiano di Vittoria ha annunciato che il governo intende introdurre una legge sulla clonazione terapeutica degli embrioni, modellata sulla legge federale approvata nel dicembre 2006 dal Parlamento australiano.
Ogni operazione di clonazione è “sempre immorale”, ha sottolineato l’Arcivescovo, che chiede ai cattolici impegnati in politica di non appoggiare il progetto. Alcuni politici cattolici hanno già dato la loro disponibilità in tal senso, affermando che non intendono dare il proprio appoggio alla legge, e che esprimeranno le loro motivazioni davanti all’Assemblea legislativa dello stato. D’altro canto i favorevoli affermano che un siffatto provvedimento sulla clonazione terapeutica potrebbe aiutare a curare diverse patologie.
“Credo che la popolazione dello stato Vittoria sarebbe sconcertata se una legge del genere fosse approvata”, ha sottolineato il Vescovo ausiliare di Melbourne, Mons. Christopher Prowse, invitando il Primo Ministro dello stato, Steve Bracks, a non adottare provvedimenti impopolari e contro-producenti.
Fra lo sconcerto delle Chiese cristiane in Australia, nel dicembre 2006 il Parlamento federale australiano ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulla clonazione. Con questa legge l'Australia ha liberalizzato la clonazione di embrioni umani per la ricerca a fini terapeutici sulle cellule staminali, abolendo un divieto che era in vigore da quattro anni. Il provvedimento dovrà essere recepito nella legislazione dei singoli stati della Federazione. (PA) (Agenzia Fides 15/3/2007 righe: 25 parole: 258)


Condividi: