ASIA/INDONESIA - 51 morti e migliaia di contagi a causa della febbre dengue, sovraffollato l’ospedale di Gunung Jati

martedì, 30 gennaio 2007

Roma (Agenzia Fides) - Continuano i casi di dengue in Indonesia, dove sono morte almeno 51 persone e oltre un migliaio sono state contagiate nel solo mese di gennaio. Fonti del Ministero della Sanità locali si dicono allarmate per una probabile propagazione della malattia a causa del ritardo delle piogge.
Oltre 3.000 pazienti sono stati ricoverati, e almeno quattro persone, tre bambini e un adulto, sono in situazione di estrema gravità nell’ospedale di Cimahi, Giava Occidentale, dove ci sono più di un centinaio di malati di dengue.
Un portavoce dell’ospedale di Gunung Jati, nella città di Cirebon (Giava Occidentale), dove la dengue è endemica, ha detto che sono costretti a ricoverare i pazienti nei corridoi perché non ci sono letti sufficienti.
Secondo le autorità sanitarie, nella capitale sono già stati registrati 1.240 casi e almeno sei persone sono morte. Gli esperti temono che il numero dei casi continuerà ad aumentare fino a quando durerà la stagione delle piogge, a marzo prossimo.
L’amministrazione locale ha preso le misure di sicurezza abituali per prevenire la malattia: fumigazione settimanale nelle zone di maggior rischio e distribuzione di larvicida da mettere nelle cisterne e nei contenitori dell’acqua delle scuole di Giakarta.
Particolarmente vulnerabili alla dengue sono i bambini con meno di 15 anni. Si tratta di una malattia che provoca febbre alta, dolori muscolari ed emorragie che possono portare alla morte.
Dall’inizio di gennaio anche la Malesia è in stato di allerta per questo tipo di febbre. Da allora infatti sono morte già 13 persone. Secondo il ministero della Salute, 11 persone sono morte nello Stato di Selangor, al sud del paese, altre due a Kuala Lumpur, la capitale, e le restanti nello Stato di Negeri Sembilan. Le autorità hanno registrato 1.423 casi, la metà a Selangor. (AP) (30/1/2007 Agenzia Fides; Righe:27; Parole:313)


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